ARRESTATI IN MARZO PER TENTATA ESTORSIONE AD ALBERGATORE DI POZZALLO. CONDANNATI DUE NIGERIANI

Erano stati arrestati lo scorso 20 marzo e poi scarcerati a seguito di una lite avvenuta all’interno di un bed&breakfast a Pozzallo. John Obode e Barry Usinoromwan, 26 e 30 anni, entrambi difesi dall’avvocato Salvatore Poidomani, sono stati condannati dal Collegio Penale del Tribunale di Modica ad otto mesi di reclusione, contro i tre anni e sei mesi richiesti dal pubblico ministero, Gaetano Scollo. Erano accusati di tentata estorsione, rapina, danneggiamenti e lesioni in danno del proprietario della struttura alberghiera. I due nigeriani erano ospiti presso il bed&breakfast di Via Rapisardi a Pozzallo quali rifugiati politici. Avrebbero tentato un’estorsione nei confronti dell’albergatore e trovando opposizione da parte di questi erano passati per le vie di fatto. Il pozzallese si era, in ogni caso, difeso. I due giovani avevano bevuto e dopo avere esagerato con gli alcolici avevano perso completamente la lucidità, avviando i loro tentativi con lo scopo di ottenere del denaro dall’operatore e non trovando assenso, avrebbero preso a spingere l’albergatore e poi a colpirlo con calci e ai pugni. Tutti e tre avevano riportato lievi ferite. Nel frattempo erano intervenuti la polizia municipale ed i carabinieri che avevano proceduto all’arresto dei due extracomunitari. Il Gip aveva poi deciso di rimetterli in libertà ma con l’obbligo di dimora nella cittadina marinara. Loro da Pozzallo si erano allontanati tant’è che erano stati arrestati successivamente. Obode ad opera della Sezione Gamma dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, a Ferrara, il secondo a Venezia. Erano entrambi ricercati. Il Collegio Penale li ha condannati, comunque, solo per danneggiamento e lesioni personali mentre li ha assolti dai reati più gravi.

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