OPERAZIONE “BLASPHEMIA” A ISPICA. IL GUP DI MODICA RINVIA A GIUDIZIO I QUATTRO INDAGATI

Sono stati tutti rinviati a giudizio i quattro indagati dell’operazione “Blasphemia”, eseguita nell’estate del 2008 dalla Guardia di Finanza ad Ispica. Il Giudice per le Udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha mandato tutti davanti al Collegio Penale fissando il procedimento al prossimo 19 maggio. Sono la leader carismatica della “Grande opera di Maria” Iole Rizza, 70 anni, originaria di Scicli, la “pseudo-veggente” Giovanna Assenza, 60 anni, di Ispica, ed i modicani Orazio Garofalo, 73 anni, Saverio Cannata, entrambi di 63 anni, difesi dagli avvocati Salvatore Poidomani e Michele Sbezzi, rispettivamente dei Fori di Modica e Ragusa, e dal professore Giovanni Grasso del Foro di Catania. Qualche mese fa erano stati revocati loro gli arresti domiciliari per decorrenza dei termini. Tutti sono stati, comunque, prosciolti per due casi risalenti al 1996 ed al 1998 tant’è che è venuta meno la costituzione di parte civile, già effettuata in via preliminare, per una presunta vittima. L’accusa è stata sostenuta dal Procuratore della Repubblica, Francesco Pulejo. La Guardia di Finanza di Ragusa, dopo un anno di indagini effettuate dalle fiamme gialle del Nucleo Mobile dalla Tenenza di Pozzallo aveva eseguito gli ordini di custodia cautelare firmati dal Gip di Modica nei confronti dei quattro, appartenenti ad un’associazione denominata “Grande Opera di Maria”, ufficialmente riconosciuta come ente morale. il presidente era il Garofalo, il segretario Cannata. Sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, in danno degli affiliati al predetto gruppo. Le fiamme gialle sequestrarono un imponente immobile, in Contrada Barcara-Lanzagallo ad Ispica, sede operativa dell’ associazione medesima. Contestualmente procedettero all’esecuzione di numerose perquisizioni domiciliari, locali, personali e veicolari, nei territori di Ispica e Modica. Al momento dell’arrivo dei finanzieri, nel salone centrale dell’immobile, erano presenti oltre un centinaio di persone, di tutte le età e condizioni sociali, compresi numerosi bambini, intende nella preghiera sotto la guida della Rizza e dell’ Assenza, tutte identificate e sentite a sommarie informazioni. Le successive perquisizioni, eseguite non solo nella sede operativa ma anche nelle case e nei luoghi a disposizione dei 4 arrestati avevano portato al ritrovamento, fra l’altro, di “messaggi” “ostie con omografie, statuine di angeli sempre con omografie, rosari, fiori secchi imbevuti di olio profumato, oggetti descritti come reliquie di Padre Pio, olio sacrificale, rugiada del cielo, contenute in boccette etichettate ed oltre 73.000 euro, di cui 67.000 in contanti.
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