SOLO UN’OBLAZIONE PER L’IMPRENDITORE MODICANO FERMATO AL PORTO DI POZZALLO CON 52 MILA EURO ADDOSSO

Si è chiusa con un’oblazione di 532 euro, cioè il 5 per cento della somma quantificata la disavventura dell’imprenditore modicano bloccato lo scorso primo luglio dalla Guardia di Finanza durante le operazioni di sbarco ed imbarco del catamarano della “Virtu Ferries” che giornalmente collega Pozzallo con l’isola di Malta. L’uomo, come si ricorderà, era diretto nell’Isola dei Cavalieri ed aveva addosso 52 mila euro tra contanti ed assegni. All’uomo era stato chiesto se era in possesso di valuta per importi pari o superiori a 10 mila euro, ovvero la soglia fissata dal D.Lgs.195/2008-, domanda alla quale l’interessato aveva risposto negativamente. Da un ulteriore controllo i finanziari avevano rinvenuto all’interno della giacca dell’interessato una busta di carta contenente valuta per oltre 52 mila euro. La somma venne sequestrata. L’imprenditore, però, si è opposto al sequestro attraverso l’avvocato Salvatore Poidomani. Questi, infatti, ha dimostrato che il decreto cui si è fatto riferimento non si applica ai trasferimenti di vaglia postali o cambiari, ovvero ad assegni postali, bancari o circolari, tratti su o emessi da banche o Poste Italiane che rechino l’ indicazione del nome del beneficiario e la clausola di non trasferibilità per cui l’importo oggetto della violazione andava rideterminato nella misura ridotta di 10.650 euro. Da qui l’oblazione già pagata che ha consentito all’imprenditore di rientrare in possesso dell’intera somma sequestrata tra contanti e titoli di credito. In buona sostanza furono sequestrati 16.650 euro liquidi mentre furono restituiti all’uomo 3.385 euro e gli assegni per la cifra che a differenza di oltre 35.447 euro dava un complessivo di 52 mila euro. In questo senso la Commissione Consultiva per le Infrazioni Valutarie ed Antiriciclaggio del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha decretato che nessun provvedimento deve essere adottato a carico dell’ imprenditore.
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