I vertici del sistema Confcommercio provinciale incontrano il prefetto di Ragusa Francesca Cannizzo

Visita di cortesia del presidente provinciale di Confcommercio, Angelo Chessari, accompagnato dal direttore provinciale Emanuele Brugaletta, e del presidente Commerfidi, Salvatore Guastella, accompagnato dal direttore, Angelo Boscarino, e dalla funzionaria Elga Tavormina, al prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo. L’incontro, improntato alla massima cordialità, è servito per la presentazione del sistema Confcommercio al rappresentante del Governo nell’area iblea. Ma non solo. I vertici di Confcommercio e Commerfidi hanno colto l’occasione per illustrare lo stato di grave crisi che sta attraversando il comparto soprattutto per quanto riguarda le difficoltà di accesso al credito da parte delle imprese, per non parlare dei disagi scaturenti dalle condizioni di tenuta conto attuate dalle banche. Confcommercio e Commerfidi, inoltre, hanno sottolineato, ribadendo comunque l’ottimo lavoro svolto dalle forze dell’ordine, l’esigenza di maggiore sicurezza nei centri storici delle città iblee, anche alla luce della maggiore presenza, in questi siti, di esercizi commerciali di differenti tipologie. “Il prefetto Cannizzo – afferma Chessari – ci ha ascoltato con la massima attenzione, a testimoniare la propria sensibilità su tematiche che, purtroppo, come categoria ci toccano da vicino. L’incontro è stato proficuo proprio perché lo stesso ha avuto pure un carattere operativo. Siamo confortati dal fatto che il prefetto di Ragusa abbia manifestato grande interesse verso le problematiche di un settore che, come il nostro, può costituire un valido supporto al rilancio dell’economia locale”. “Il nostro grido d’allarme – sottolinea Guastella – deriva dalla constatazione che, giorno dopo giorno, lo stato di salute delle piccole e medie imprese del settore si fa ancora più precario. Abbiamo chiesto un sostegno anche al prefetto di Ragusa che, attraverso il suo autorevole intervento, potrà far emergere meglio le esigenze dell’intera categoria”.

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