CONVALIDATO L’ARRESTO DEI 5 CLANDESTINI FERMATI PER LA FUGA DAL CENTRO DI ACCOGLIENZA DI POZZALLO. IL GIUDICE LI HA RIMESSI IN LIBERTA’

Sono stati rimessi in libertà i cinque eritrei fermati dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa e della Guardia di Finanza- Sezione Operativa Navale di Pozzallo al termine di accurate indagini, per lo sbarco dei 199 clandestini eritrei e somali avvenuto a Pozzallo. Testafy Rezene, 20 anni, Fassha Wflom, 34 anni, Bereket Ghidewom, 22 anni, Mesfeen Yohannes, 24 anni, Weldeab Abraham, 25 anni, tutti eritrei e sedicenti, finiti ne carcere di Modica Alta con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, danneggiamento, con l’aggravante di avere commesso il fatto in stato di clandestinità sul territorio nazionale a seguito del tentativo di fuga da parte di alcuni migranti trattenuti presso il centro di Pozzallo per le procedure di identificazione, sono comparsi ieri mattina davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, assistiti dall’avvocato Fabio Borrometi. Il magistrato ha convalidato il provvedimento restrittivo e nonostante la richiesta di misura cautelare in carcere avanzata dal pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ha deciso di rimetterli in libertà e farli trasferire presso il Centro di Accoglienza di Pozzallo. L’avvocato Fabio Borrometi ha chiesto, poi, i termini a difesa per cui il processo è stato rinviato a giovedì. Oggi inizieranno gli interrogatori, invece, di Rashid Mustafa, 21 anni, e Adhm Hamada, 24 anni, entrambi eritrei, gravemente indiziati di associazione per delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina di cittadini extracomunitari dalla Libia all’Italia e probabilmente di Marco Gigli, 23 anni, originario di Asmara ma di genitori italiani perche’ ritenuto parte dell’organizzazione criminale libica che aveva pianificato lo sbarco clandestino.

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