Ribadire con forza la propria contrarietà al decreto che da il via alla privatizzazione dell’acqua. E’ questo l’intento della mozione presentata da nove consiglieri comunali di Modica, sia di maggioranza che di opposizione, e che sarà discussa nel corso della prossima seduta. A firmare la nota sono stati Giovanni Migliore del Pdl, Diego Mandolfo e Gianni Occhipinti per l’Mpa, Nino Cerruto di Una nuova prospettiva, Vito D’Antona di Sinistra Democratica e, per il Partito Democratico, Giovanni Spadaro, Giancarlo Poidomani, Giorgio Zaccaria ed Innocenzo Roccasalva. La mozione impegna il consiglio ed il Sindaco, tra le altre cose, anche ad attivarsi nel chiedere al Presidente della Regione ed ai propri parlamentari regionali, di presentare ricorso di costituzionalità avverso il decreto legislativo peraltro già convertito in legge, oltre ad intercedere presso i deputati nazionali per il ritiro del decreto. La mozione impegna anche il Comune ad aderire ufficialmente al circuito di rete del Coordinamento degli Enti Locali siciliani contro la privatizzazione dell’acqua. “Siamo preoccupati – scrivono i nove consiglieri comunali “bipartisan” nella nota – per le conseguenze sociali di questa legge, che si concretizzano nell’ impossibilità di accedere tutti democraticamente ed indistintamente al diritto umano, naturale, fondamentale ed inviolabile che è l’accesso al bene comune che è l’acqua”. La mozione inoltre chiede anche l’ inserimento, nello Statuto comunale, sia del “riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano, naturale ed universale ed anche di riconoscere il servizio idrico quale servizio privo di rilevanza economica da gestire in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali”.
MODICA. MOZIONE PER RIBADIRE IL NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
- Novembre 25, 2009
- 2:27 pm
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