RAGUSA. IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IGNAZIO NICOSIA CHIEDE DI ISTITUIRE CENTRI DOVE POLITICI IN GENERE POSSANO ESEGUIRE DRUG-TEST UTILI A VERIFICARE L’USO (OVVERO IL NON USO) DI SOSTANZE STUPEFACENTI.

E’ piaciuta al Consigliere Provinciale, Ignazio Nicosia, l’iniziativa del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Dipartimento alla Droga, alla Famiglia e ai Servizi Sociali,Carlo Giovanardi che ha disposto la costituzione di due centri di raccolta campioni per lo svolgimento (volontario) di test antidroga (drug-test) su Deputati e Senatori, a tal punto che l’esponente di Alleanza Siciliana, dopo avere verificato come l’iniziativa sia stata già largamente replicata in molte Pubbliche Amministrazioni (ad es. la Provincia di Varese, il Comune di Milano, etc.) ha deciso di proporre al Presidente della Provincia Regionale di Ragusa ed ai dodici Sindaci del Territorio ibleo di. “… disporre affinché, nell’ambito di ogni singolo Ente Locale, Amministratori Provinciali e Comunali, Consiglieri Provinciali e Comunali, Presidenti Consigli di Quartiere (e relativi Consiglieri), Presidenti Aziende Pubbliche (e relativi Consigli di Amministrazione) e/o Politici Locali con cariche di rilievo (Segretari Cittadini, Commissari, etc.), possano (sempre su base volontaria) sottoporsi ad un drug-test che ne attesti, ovvero non ne attesti, lo stato di eventuale tossicità da assunzione di sostanze stupefacenti …”. Il Consigliere Ignazio Nicosia nella sua nota dichiara: “…mai come in questi tempi caratterizzati da una forte crisi valoriale, la figura del politico e/o del Pubblico Amministratore è accostata, nell’immaginario collettivo, a quella di una casta, lontana dai bisogni della gente e dedita a sordidi piaceri. Con particolare riferimento all’uso di stupefacenti e/o sostanze psicotrope in genere, inchieste come quella condotta dagli atipici giornalisti della trasmissione “Le Iene”, ma anche fatti di cronaca come quello che di recente ha coinvolto il Governatore della Regione Lazio (ma, in vero, prima di quell’evento molti altri politici più o meno in vista erano stati coinvolti in fatti legati al mondo delle sostanze stupefacenti) hanno, ci piaccia o meno, creato e rafforzato l’idea dell’esistenza di uno stretto connubio tra politica e droga, politico e tossicodipendenza. Ritengo che tale sinossi vada infranta ridando così, dignità a chi opera nel mondo della Politica e/o della Pubblica Amministrazione, e, contestualmente, rinnovando il rapporto di fiducia tra elettore ed eletto, utente ed amministratore, cittadino e politico…”. La proposta è stata lanciata, sarà accolta dalle Amministrazioni iblee e nel caso quanti e chi saranno gli esponenti del mondo politico della provincia di Ragusa che accetteranno di sottoporsi ai test ???

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