Due condanne e tre assoluzioni nel processo per una ipotizzata turbativa d’asta commessa nell’assegnazione della gara d’appalto per il servizio di assistenza domiciliare agli anziani ed ai portatori di handicap del Comune di Scicli. Il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, ha condannato a tre mesi di reclusione e 600 euro di multa ciascuno, pena sospesa, i legali rappresentanti di due cooperative, Emanuele Aprile, 55 anni, sciclitano, ed il figlio Adriano. Ha, invece, assolto funzionari e dirigenti del settore Politiche Sociali del Comune, Elio Tasca, Mario Picone e Natalina Trovato, perchè il fatto non costituisce reato. L’accusa ha ipotizzato collusioni nell’assegnazione della licitazione privata avvenuta il gennaio 2004 ritenendo che le offerte delle cooperative “Medicare” e “Idee Nuove” fossero state concepite da un unico centro decisionale visto che i due legali rappresentanti avevano un rapporto di filiazione e la stessa sede, a Ragusa, con l’identico numero telefonico e fax. “Idee Nuove” aveva formulato un’offerta pari al 100% a fronte della povertà di un progetto ritenuto migliorativo, mentre “Medicare” si era espressa per un ribasso del 5,5% a fronte di un progetto che invece appariva migliorativo e molto dettagliato. Questo avrebbe comportato, secondo il pubblico ministero l’aggiudicazione del servizio alla Cooperativa “Idee Nuove” che aveva ottenuto i due punti previsti dalla legge speciale della gara, impedendo, così, ad altre imprese di ottenere il punteggio relativo al ribasso offerto ed evitando il rischio, così, di scavalcamento in graduatoria. I tre dipendenti comunali, che sono stati patrocinati dall’avvocato Cesare Borrometi, erano stati accusati di abuso d’ufficio in concorso. Tasca nella qualità di presidente della Commissione, gli altri due quali componenti, poiché non avrebbero garantito il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione comunale, omettendo di escludere dalla gara le due cooperative anzidette nonché di escludere anche la “Turi Apara” di Modica che aveva offerto un ribasso del 6 per cento che aveva presentato un’offerta anomala e che avrebbe avuto un ingiusto vantaggio patrimoniale ed un ingiusto danno per la Cooperativa Artemide di Ragusa che per il riconoscimento dei primi legittimi interessi si era dovuta rivolgere al Tar di Catania che aveva concesso la sospensiva. Il Cga di Palermo aveva confermato la pronuncia del primo giudice escludendo dalla gara sia la “Turi Apara” che la “Medicare”, con il conseguente affidamento del servizio alla “Artemide”.
SCICLI. CONDANNATI I TITOLARI DI DUE COOP DI ASSISTENZA DOMICILIARI. TURBATIVA D’ASTA NELL’AGGIUDICAZIONE DELL’APPALTO COMUNALE
- Novembre 25, 2009
- 11:17 pm
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