Il cioccolato modicano è tornato al centro dell’attenzione, da Roma a Modica passando per Ragusa. Nella Capitale, giovedì 10 dicembre, arriveranno i vertici della Camera di Commercio iblea e del Consorzio di tutela del cioccolato modicano. Qui incontreranno dapprima il deputato nazionale del Pdl, Nino Minardo e con questi andranno al Ministero delle Politiche Agricole, per incontrare, ancora una volta, i funzionari competenti circa i marchi di qualità. “Assicuro il mio più ampio impegno in questa direzione, convenendo sulla priorità del marchio Igp per la salvaguardia delle caratteristiche proprie ed uniche del cioccolato modicano, per la lotta alla contraffazione e per l’ utilizzo improprio della sua denominazione” ha dichiarato Nino Minardo in una nota in cui ufficializza l’incontro romano, da lui richiesto alla luce delle sollecitazioni giunte dalla Camera di commercio di Ragusa. Un impegno, quello assunto da Minardo, che diventa terreno di scontro politico. E’ il Pdl modicano infatti ad enfatizzare l’ intervento del deputato azzurro, parlando di una testimonianza d’ interesse “a fronte – dicono – di un’Amministrazione incapace di affrontare e risolvere la problematica e che preferisce polemizzare con gli artigiani del Consorzio di tutela senza conoscere nemmeno a che punto sia la pratica di riconoscimento e l’iter da seguire per la definizione”. Una polemica, tra Amministrazione e Consorzio, chiusa definitivamente dall’incontro svoltosi giovedì mattina a palazzo San Domenico. Un incontro da cui è scaturita l’intenzione, da parte del sindaco Buscema e della sua giunta, di organizzare, ancora una volta, una manifestazione nazionale sul cioccolato modicano, “che – viene riportato nel comunicato stampa diffuso dall’ente a margine dell’ incontro – potrebbe anche non essere ChocoBarocco”. Su questo punto il Consorzio di tutela ha storto il naso. Ancora una volta di mezzo ci sono i “soldi”. Il marchio ChocoBarocco infatti, anziché essere stato registrato dal Comune di Modica così come ci si attendeva, è stato depositato dalla Fine Chocolate, organismo che assieme al Comune ed al Consorzio organizzò la kermesse 2009. Questa, all’epoca di ChocoBarocco era presieduta dal modicano Franco Ruta che, però, due mesi si è dimesso dall’incarico. Per utilizzare il nome bisognerebbe quindi “pagare” la concessione da parte della Fine Chocolate e, quest’ipotesi è indigesta all’Amministrazione. Niente paura però, il marchio potrebbe giungere a costo “zero”. “Il Consorzio infatti – spiega il presidente Tonino Spinello – è nel direttivo della Fine. Inoltre l’organismo assieme alla CamCom nazionale è impegnato nel progetto “cioccolati d’ Italia”. In virtù di questa collaborazione non ci saranno problemi. Di contro – conclude Spinello – non sarebbe opportuno presentarsi con un altro abito”. Intanto dall’assessorato allo Sviluppo economico è stata lanciata l’idea di costituire un gruppo di lavoro per organizzare al meglio la kermesse, con a fianco partner istituzionali e privati.
CIOCCOLATO MODICANO SULLA DIRETTIVA ROMA-MODICA-RAGUSA
- Novembre 27, 2009
- 8:56 pm
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