LA RIMODULAZIONE DEL PIAZZALE BENIAMINO SCUCCES. MODICA, PER NINO GERRATANA E’ ILLEGITTIMA

La rimodulazione della sosta nel Piazzale Beniamino Scucces, antistante il Palazzo di Giustizia, è diventato l’ultimo argomento di polemica, anche a livello politico, nonostante da qualche giorno l’ampia area si presenti più ordinata e più “disponibile” per gli avventori che devono recarsi in Tribunale, in Ospedale, o nei vari negozi della zona. La rimodulazione, disposta dall’amministrazione comunale, prevede sosta a pagamento (zone blu), sosta riservata agli avvocati, sosta riservata alla Polizia Giudiziaria, sosta per i portatori di handicap e sosta per motocicli e ciclomotori. Il consigliere comunale del PdL, Nino Gerratana, si dice contrario alla nuova regolamentazione del piazzale ritenendo che tale attuazione ha creato notevoli disagi alla popolazione e le vibranti proteste di numerosi cittadini “oltre ad una palese disparità di trattamento inerente la riserva di posti ad un ordine professione, peraltro non prevista in alcuna norma del codice della strada, trattandosi di area ad uso pubblico, ritenuto che i cittadini tutti ed in particolare gli utenti dei servizi giudiziari, nonché i dipendenti del Tribunale subiscono difficoltà, disagi e tanta rabbia per i quali hanno civilmente protestato nei confronti dell’Assessore delegato”. C’è, comunque, da rilevare, per correttezza d’informazione, che gli operatori del Tribunale ed i magistrati dispongono già di un’ampia area di parcheggio, chiuso e sorvegliato, nella zona sottostante il Palazzo di Giustizia. Al di là di questo, Gerratana si appella al Decreto Legislativo n.267/2000 (Ordinamento degli Enti Locali), ritenendo che “l’atto emanato dal Sindaco, non avendo i presupposti di necessità ed urgenza, appare illegittimo nella sua esecutività in quanto non rientrante nelle competenze sindacali, bensì in quelle gestionali e cioè nelle competenze del dirigente”. Per tali motivi l’esponente di centrodestra avanza dei chiarimenti. “Ho chiesto – conclude Gerratana – di conoscere i motivi che hanno determinato il provvedimento; di revocare l’atto in autotutela per manifesta incompetenza, trattandosi di provvedimento di competenza esclusiva del dirigente, mentre al Sindaco spetta, per legge, l’indirizzo politico e che quindi non avrebbe potuto produrre alcun effetto; di annullare tutte le multe elevate nel periodo interessato che trattasi in quanto non supportate da ordinanza esecutiva emanata dal dirigente del settore competente”.

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