ACCUSA UN CLIENTE DI USURA MA TUTTO GLI SI RITORCE CONTRO. RINVIO A GIUDIZIO PER UN COMMERCIALISTA DI MODICA. SI SAREBBE APPROPRIATO DI 40 MILA EURO

Non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facciano a te. Si può sintetizzare in questo contesto la vicenda di un commercialista modicano. Giorgio D., che il giudice per le udienze preliminari, Maurizio Rubino, ha rinviato a giudizio, in accoglimento della richiesta del pubblico ministero, Francesco Pulejo, che aveva formulato le accuse di appropriazione indebita aggravata e calunnia. Tutto è scaturito da una denuncia presentata dall’uomo, 40 anni, nei confronti di un suo cliente, accusandolo di avergli prestato dei soldi ad un tasso d’interesse altissimo, facendo configurare il reato di usura. Scattarono le indagini ed il cliente del commercialista fu costretto a sostenere un processo nel quale era sostenuta l’ipotesi che fosse un usuraio. Il procedimento, però, si chiuse favorevolmente per quest’ultimo in quanto fu emessa decisione di archiviazione visto che la denuncia fu ritenuta inequivocabilmente falsa. A questo punto scattò d’ufficio l’imputazione nei confronti di Giorgio D. che, secondo la magistratura inquirente, si sarebbe appropriato, invece, di circa quarantamila euro del suo cliente, che nel procedimento si è costituito parte civile attraverso l’avvocato Salvo Maltese. Secondo l’accusa il professionista avrebbe avuto dalla presunta parte offesa quella somma per versare contributi e tasse che, invece, non fece. Quando quest’ultimo richiese le ricevute di versamento e, successivamente, la restituzione dei soldi, l’imputato avrebbe pensato allo stratagemma della denuncia per usura. Su questa base il prossimo 8 febbraio il quarantenne dovrà sostenere un processo ordinario nominando anche un difensore di fiducia visto che per l’udienza preliminare il Gup ha dovuto affidarlo ad un difensore d’ufficio.

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