IL RIESAME DI CATANIA RESPINGE RICHIESTA DI SCARCERAZIONE DELLO SCICLITANO SINACCIOLO

Resta in carcere lo sciclitano Vincenzo Sinacciolo, 38 anni, arrestato lo scorso 10 novembre dalla polizia di Modica per violenza sessuale su minore, minaccia e spaccio di sostanza stupefacente. Il Tribunale per il Riesame di Catania ha, infatti, rigettato l’istanza dell’avvocato Pino Pitrolo, che ne chiedeva la remissione in libertà o, in subordine, un provvedimento meno restrittivo. Sinacciolo, alcuni giorni fa, è stato trasferito, per motivi di sicurezza, da Modica al carcere di Ragusa. In precedente il Giudice per le Indagini Preliminari non aveva convalidato l’arresto, ritenendo, comunque, che ci fossero i presupposti per mantenerlo recluso. Il difensore ritiene che non ci siano i presupposti per mantenerne la detenzione è si sta preparando per presentare delle prove documentali che dimostrerebbero fatti diversi. L’arresto scatto a seguito della denuncia presentata dal padre della ragazzina di Scicli, una sedicenne, secondo il quale Sinacciolo, amico di famiglia del quale il genitore evidentemente si fidava, avrebbe approfittato della figlia. Secondo quanto sostene l’accusa, Vincenzo Sinacciolo, sarebbe andato a vivere a casa della famiglia, approfittando dell’amicizia e di un filo di parentela che c’era. La famiglia l’aveva ospitato comprendendo le difficoltà economiche in cui versava. Sovente sarebbe rimasto in casa con la minore. Pare che in una di queste occasioni, l’uomo avesse fatto fumare uno spinello alla ragazza, causandole uno stato di stordimento che ne avrebbe diminuito le capacità di reazione e, poi, l’avrebbe condotta in camera dove avrebbe abusato sessualmente.
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