PD Scicli: L’ultimatum a Venticinque: o finite di litigare o vi dimettete!

Seduta accesa quella di ieri sera durante i lavori del Consiglio Comunale di Scicli. Fra i tanti punti all’ordine del giorno, l’assestamento del bilancio 2009, un bilancio che il PD aveva contestato già nel giugno scorso, in quanto vuoto di contenuti e carente di progetti e programmi seri. Il clima si infiamma quando il Presidente del Consiglio pone in discussione la manovra finanziaria. La “maggioranza” ad eccezione di alcuni Consiglieri Comunali (Calabrese e Arrabito, i quali si astengono) e con il supporto dell’indipendente Galesi vota a favore il provvedimento proposto dell’Amministrazione Comunale mentre l’Opposizione compatta vota contro, sollevando dubbi di legittimità. “Avete definitivamente demolito i Servizi Sociali e la Pubblica Istruzione del Comune di Scicli, vergognatevi!” Questo è quanto ha dichiarato il Consigliere Comunale del PD, Gianpaolo Aquilino accusando la Giunta di aver tagliato e quindi soppresso con un colpo di spugna un fiore all’occhiello del Comune, il servizio psico-pedagogico. Da un lato si chiude un servizio e dall’altro si nomina un’esperta a 16.500,00 € l’anno. È una logica che il PD stenta a capire ed un modo di fare che non rappresenta quel tanto osannato “cambiamento” di cui parlava il centrodestra durante le elezioni. Rimbombano come un macigno le parole pronunciate dal Consigliere Aquilino che senza mezzi termini invita l’Amministrazione Comunale a dimettersi! Altro che rimpasto e rilancio, l’assenza in aula del neo assessore Vincenzo Iurato e del veterano Maurizio Miceli denota come la crisi politica in seno alla Giunta Venticinque è del tutto irrisolta, anzi accresce e si acuisce giorno dopo giorno. “Auspico che il Sindaco prenda atto della grave situazione politica che si è venuta a creare e – conclude Aquilino – rimetta il mandato agli elettori, gli unici che ad oggi continuano a pagare le inadempienze di un’Amministrazione Comunale – sempre più chiusa dentro le stanze del palazzo, concentrata a sopprimere servizi, spostare il personale e paralizzare gli uffici – ostaggio di mentalità e modi di fare politicamente perverse che creano ulteriore distanza fra chi “governa” e chi è governato”. Un’Amministrazione Comunale molto eterogenea che arranca in salita e naviga a vista, senza una chiara e trasparente idea di sviluppo del nostro paese, non è ciò che Scicli si merita.

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