TRUFFA ON LINE A CLIENTE DELL'”AGRICOLA”. MODICA, DAL SUO CONTO SPARISCONO DIECIMILA EURO

Gli stavano prosciugando il conto corrente. Nella sfortuna, la fortuna di effettuare un’operazione ed accorgersi che c’era qualcosa che non quadrava. Da una rivisitazione dei conti si è accorto che mancavano già ben diecimila euro. Vittima un professionista modicano. L’uomo ha dapprima telefonato alla moglie per sapere se questa avesse effettuato qualche operazione, poi, una volta, avuto risposta negativa si è reso conto che c’era un cospicuo ammanco sul proprio conto corrente. Ha chiesto spiegazioni alla propria banca il cui funzionario, in un primo momento, gli ha allargato le mani come “Cristo in croce”, poi alle rimostranze dell’uomo e della moglie-avvocato, si è messo all’opera per capire cosa fosse accaduto. In buona sostanza dei riscontri è emerso che ignoti si erano appropriati dell’ingente somma attraverso operazioni on line utilizzando il denaro per una ricarica telefonica da duecentocinquanta euro ed il resto per effettuare dei bonifici. I due clienti della banca hanno già presentato una dettagliata denuncia al Commissariato di Via Cornelia che ha avviato i primi riscontri. La vicenda andrà certamente ad essere approfondita dalla polizia postale visto che i prelievi illeciti sono stati effettuati con operazioni tramite internet e, quindi, tramite il sito dell’istituto bancario e nella fattispecie nella filiale di Modica Centro, che evidentemente è di facile accesso per chi ha una certa dimestichezza. Certo è che gli interessati rivogliono indietro i loro risparmi che visto che non sono di poco conto e la banca una certa garanzia la deve assicurare. Un altro caso analogo attraverso il sistema on line dell’identico istituto bancario era stato scoperto lo scorso mese di giugno quando un hacker aveva “bucato” il sistema bancario. In quel caso, ad altro professionista modicano erano stati “spillati” circa undicimila euro dal conto corrente. In quella occasione, al cliente della banca che stava effettuando un’operazione sul sito, il malfattore richiese, camuffandosi per operatore della banca, di ridigitare il codice di accesso ed in quel modo avrebbe clonato il numero per appropriarsi della somma. A distanza di sei mesi, la storia si è ripetuta e non si sa ancora se ci sono altre vittime che, magari, ancora non si sono accorti di ammanchi dai rispettivi conti correnti.
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