Il Movimento Ecologista Europeo Fareambiente, rappresentato dal suo coordinatore provinciale Salvatore Mandarà, è stato ricevuto dall’Assessore Regionale Territorio e Ambiente Mario Milone. Il colloquio intercorso fra i due è servito a fare il punto della situazione su alcune questioni attorno al quale FareAmbiente intende puntare, se si vuole portare avanti un ambientalismo che non sia demagogia, bensì ambientalismo del fare. Due i punti importanti: i fondi relativi alla formazione – informazione ambientale, ed il gravoso problema dell’erosione della fascia costiera. “Grazie alla possibilità che ci viene data dai fondi europei, – dichiara il coordinatore provinciale Mandarà – vogliamo mettere in campo una serie di progettualità che supportino la formazione –informazione, soprattutto per far capire alle giovani generazioni non solo la semplice educazione all’ambiente ma soprattutto i valori ad esso legati. Come movimento ecologista vogliamo perseguire il fine di lanciare dei messaggi sulla preziosità dell’ambiente che ci circonda e la necessità della sua conservazione”. Al centro del confronto un punto che urge di risoluzione: il gravoso problema dell’erosione della fascia costiera iblea. Mandarà rivolge un appello anche all’Ass.re Milone affinché i fenomeni di erosione delle coste iblee non vadano minimamente sottovalutati né trascurati. “Non si può correre il rischio di subire un danno ambientale ed economico rilevante per una zona che fa del turismo estivo una risorsa importante ribadisce – Mandarà- tanti gli appelli e questo fa intendere che è necessaria una fattiva collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Come Consigliere Provinciale, ho presentato in consiglio già lo scorso febbraio, una mozione al fine di attivare interventi urgenti di tutela delle coste e degli arenili, utilizzando i blocchi in calcestruzzo siti nella vasta area ubicata sulla strada provinciale Marina di Ragusa – Santa Croce. Prendo atto che questo intervento rientra tra le iniziative che vuole attuare il comune di Ragusa, il che permetterebbe un’azione opportuna e necessaria sotto il profilo paesaggistico e della tutela ambientale, in quanto attraverso la bonifica, si andrebbe a ripristinare un contesto ambientale dotato di caratteristiche di pregio, come la presenza secolare del carrubeto e di una splendida macchia mediterranea. Inoltre occorre dire – precisa ancora Mandarà – alla luce del fatto che è necessaria una fruizione non solo materiale ma anche culturale del patrimonio ambientale, non possiamo lasciare scivolare a mare la zona archeologica e paesaggistica di Kamarina. Ci troviamo di fronte ad un patrimonio storico-culturale che ci è stato tramandato, e che abbiamo l’obbligo proteggere”.
Il Movimento FareAmbiente di Ragusa incontra l’assessore Regionale Milone.
- Dicembre 6, 2009
- 12:24 pm
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