LE DICHIARAZIONI SULLE SUE VICENDE GIUDIZIARIE DELL’ON. PEPPE DRAGO, “CORRETTE” DAL CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD DI MODICA, SALVO MALTESE

Quale la verità sulla condizione giudiziaria dell’on. Peppe Drago(a dx), alla luce delle dichiarazione rese nei giorni scorsi alla stampa? E’ il dubbio che sta assalendo non solo i modicani. I chiarimenti sulla posizione post sentenza della Corte di Cassazione espressi dal parlamentare nazionale dell’Udc, Peppe Drago, hanno indotto l’avv. Salvo Maltese(a sx), consigliere comunale del Partito Democratico, a dare propria interpretazione sulla vicenda legata al periodo in cui Drago era presidente della Regione. “Sono sorpreso dalla fantasiose interpretazioni che l’on. Peppe Drago fornisce sulle sue vicende giudiziarie. Il fatto che lo stesso – spiega Maltese – sia stato condannato con sentenza definitiva, a tre anni di reclusione per il delitto di peculato, non può passare inosservato perchè, a dire dell’interessato “la vicenda è complessa e quindi è meglio non parlarne”.  E’ pacifico – prosegue l’esponente del Pd, ex presidente della Camera Penale di Modica – che a tale condanna consegue l’interdizione dai pubblici uffici e che se la stessa è ancora inattuata lo si deve alla ben nota lentezza con la quale “la casta” difende ogni parlamentare(si veda il caso Previti, cacciato via dal Parlamento molto tempo dopo la condanna”. L’on. Drago, nel corso della conferenza stampa di sabato scorso era stato chiaro: “Ci hanno provato ad annientarci ma gli avvisi di garanzia sono rimasti tali senza alcun rinvio a giudizio o condanna, mentre quella dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici è una bufala, anzi ho fatto ricorso in Cassazione”. “Su una cosa – ribadisce l’avv. Maltese – Drago ha ragione: non ha pendenti avvisi di garanzia. Ha solamente in corso una richiesta di rinvio a giudizio con udienza preliminare fissata a gennaio che lo vede imputato in concorso con altre 18 persone per associazione per delinquere concussione e riciclaggio di denaro. Tanto premesso, è chiaro che nessuno gioisce per i procedimenti penali altrui, ma buon senso vorrebbe che l’argomento non venisse contrabbandato come come frutto di “attacchi giudiziari” che guarda caso, non colpiscono quanti si adoperano per tentare di rimediare alla massa di debiti ereditati”. Su quest’ultimo aspetto Maltese si esime dall’assumere la difesa del sindaco, finito nel mirino di Drago, sabato scorso. “Non è mia intenzione di difendere il primo cittadino – conclude – in quanto è notorio che le difficoltà economiche che attanagliano l’attuale amministrazione sono riconducibili esclusivamente ad una pregressa allegra politica che poi, per usare parole di Drago, “sono frutto di un trascurato rigore finanziario”

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