MODICA DICE NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

Venerdì 4 dicembre, il Consiglio Comunale di Modica ha votato a maggioranza un atto deliberativo con il quale il comune aderisce al Coordinamento Nazionale "Enti locali per l’Acqua Bene Comune e la Gestione Pubblica del Servizio Idrico". Inoltre l’amministrazione s’impegna a:

1) sostenere la PROPOSTA DI LEGGE D’INIZIATIVA POPOLARE CONCERNENTE: PRINCIPI PER LA TUTELA, IL GOVERNO E LA GESTIONE PUBBLICA DELLE ACQUE E DISPOSIZIONI PER LA RIPUBBLICIZZAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO che ha visto la sottoscrizione di oltre 400.000 firme e giacente in parlamento;

2) a chiedere nelle sedi regionali, nazionali e comunitarie che il Servizio Idrico Integrato sia riconosciuto come servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e come tale gestito pubblicamente.

Come sappiamo il Parlamento ha votato a maggioranza (voti del PDL e Lega) una legge che obbliga gli Enti Locali a privatizzare la gestione del Servizio Idrico. Venerdì, 4 Dicembre, molti Consigli Comunali sono stati convocati per ribadire la necessità di ripubblicizzazione della gestione dell’acqua. A Modica la delibera è stata votata a maggioranza, con l’astensione dei consiglieri del PdL: Azzaro, Carpenzano, D’Urso, Colombo, Gerratana, Migliore. Il consigliere comunale di Una Nuova Prospettiva, Nino Cerruto, interviene sulla vicenda. "Appare quanto meno strano – dice – che questi consiglieri, dopo appena tre settimane, allorquando avevano sostenuto e votato un odg in cui si invitavano i parlamentari a non considerare il servizio idrico con rilevanza economica, abbiano cambiato completamente idea, sostenendo, per bocca del consigliere Azzaro, che la privatizzazione risolverebbe molti problemi. E’ legittimo pensare che al cambiamento di idea abbia contribuito, probabilmente, la votazione al parlamento nazionale, anche da parte dell’onorevole Nino Minardo, anche perché è questo l’unico elemento di novità intercorso tra i due consigli comunali. Oltre a far loro notare che sono notevolmente in ritardo e in controtendenza rispetto ad una riflessione e ad una presa di posizione chiara dei cittadini modicani e iblei e dei sindaci di tutti i comuni – continua Cerruto – vorremmo invitarli a verificare cosa pensano della privatizzazione dell’acqua i cittadini di quei comuni (Latina, Aprilia, Arezzo, Firenze, Agrigento,…) che hanno visto l’acqua passare dalle mani pubbliche a quelle delle multinazionali. Certo di problemi ne sono stati risolti, però a vantaggio delle multinazionali che gestiscono il Servizio Idrico, da tempo pronte ad intervenire anche nella provincia di Ragusa. Sappiano, tuttavia, queste grandi imprese pronte a fare affari con la nostra acqua che, anche senza il PdL, a Modica e in provincia di Ragusa si troveranno contro la stragrande maggioranza dei circa 300 mila cittadini iblei e tutti i sindaci dei comuni ragusani".

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