Da oggi il personale di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa inizia una seria di manifestazione a partire dall’astensione della Mensa di Servizio per 3 giorni.La scarsa attenzione e l’immobilismo dell’Amministrazione Penitenziaria, rispetto alle problematiche che investono il personale della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Ragusa, hanno costretto le organizzazioni sindacali di categoria a denunciare, ancora una volta, questo stato di inerzia. "Non è più accettabile- dicono – l’indifferenza politica ed amministrativa posta in essere da parte degli organi Istituzionali a vari livelli, che costringe il personale di Polizia Penitenziaria ad operare sotto organico nell’assoluta incertezza professionale, oltrecchè a subire continue vessazioni in ordine alla qualità del proprio vivere quotidiano. Lo stato di agitazione dichiarato dal personale per i motivi già rappresentati, nasce soprattutto per i disattesi impegni da parte del Provveditore che in un primo momento assegnava due unità per un periodo di due mesi, prospettando inoltre la possibile chiusura di una Sezione detentiva con il recupero di altre sei unità, di converso però si apprendeva che la predetta Sezione (attualmente chiusa), sarà adibita alla detenzione di altra tipologia di detenuti, pertanto non verrà modificato lo stato di precarietà con cui si opera tutti i giorni. E non è un pianto come spesso avviene per consuetudine, ma un dato di fatto, verificabile con la mancata applicazione dell’A.N.Q. (Accordo Nazionale Quadro), la mancata concessione dei riposi, la negazione del congedo ordinario, la mancata pianificazione dei turni di servizio che vengono quotidianamente modificati in ordine alle esigenze operative, l’eccessivo lavoro straordinario, etc,. Tutto questo fa sì che la professionalità, l’abnegazione, l’attaccamento, lo zelo, che quotidianamente viene chiesto al personale va a scemare perché vi è una scarsa attenzione a quelle che sono di contro i diritti del lavoratore".
foto archivio