Dichiarazione di Marina Noè. “Una struttura autoportuale ha un ruolo fondamentale in un’ottica di programmazione della mobilità delle merci, soprattutto se questa si trova in una zona che per le merci sembra avere una vocazione naturale. Baricentrica rispetto all’aereoporto di Catania, al porto commerciale di Augusta, servita dalla nuovissima autostrada Siracusa – Catania grazie al Consiglio di amministrazione della società che la gestisce e che ha superato incredibili problemi burocratici, l’infrastruttura iniziata nel 1981, e recuperata nel corso del primo governo Cuffaro, oggi muove finalmente i primi passi. A ciò, occorre senz’altro aggiungere che sempre lo stesso governo, programmò risorse comunitarie pari a quasi 15 milioni di euro per l’ampliamento della attuale struttura, lavori che grazie alla tenacia ed al lavoro incessante fatto in questi anni sono già stati appaltati e saranno contrattualizzati entro il corrente anno. Come tutte le medaglie, anche questa ha il suo rovescio ed infatti l’attuale società vive oggi una condizione di precarietà dovuta al fatto che essendo partecipata per la quota di maggioranza (60%) dal consorzio ASI di Siracusa, il suo futuro risulta incerto e ciò per due fatti assolutamente oggettivi: il 1° è una legge della Regione Siciliana la n°06/2009 in base alla quale devono essere dismesse tutte le partecipazioni in enti e società economiche, ciò nonostante il socio ASI ha deciso con proprio provvedimento di non osservare tale norma, votando nel proprio direttivo il mantenimento della partecipazione; il 2° è proprio questa decisione, che mette in gravi difficoltà la società, in quanto il socio ASI non ha le disponibilità per capitalizzare adeguatamente la stessa. Occorre pertanto che una buona volta l’attuale governo della Regione, scelga da che parte stare, se dalla parte dello sviluppo senza condizionamenti o dalla parte del sottosviluppo per scelta irresponsabile”.
Dichiarazione di Angelo Di Martino. “Ci apprestiamo ad inaugurare il primo autoporto del Mediterraneo e questo è un momento di grande orgoglio, anche se, per “intoppi burocratici” abbiamo subito un grave ritardo. La struttura che abbiamo inaugurato questa mattina, è ancora allo stato embrionale e funzionerà a pieno regime, soltanto quando verrà ultimata l’opera finale, così come previsto. I lavori di completamento dovranno cominciare a gennaio, salvo intoppi, e l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, dovrà consegnare l’opera entro 18 mesi. Soltanto a quel punto l’autoporto si potrà considerare ultimato e pienamente funzionale per erogare i servizi tipici di una piattaforma logistica. Abbiamo già iniziato l’iter per l’affidamento di parte dei servizi erogati a società specializzate interessate. In questa fase voglio lanciare un appello alla politica affinchè ci sostenga nella delicata fase dello start up fino ad opera ultimata.”