Siracusa: Inaugurato il primo autoporto in Sicilia

E’ stato inaugurato questa mattina in contrada Bondifè, in territorio di Melilli (Siracusa) il primo autoporto della Sicilia. L’infrastruttura, che deve essere ancora ultimata per entrare a pieno regime, è stata realizzata con fondi pubblici e capitali privati: il 60% a carico del Consorzio Asi di Siracusa ed il 40% a carico della Di Martino Trasporti SpA. Il nuovo autoporto che stamane ha ospitato per la prima volta le massime autorità politiche della Regione, si trova in un luogo idoneo per la logistica: a pochi chilometri dal porto commerciale di Augusta e vicino allo scalo aeroportuale di Catania, Fontanarossa. A fare gli onori di casa, sono stati la presidente della società di gestione, Marina Noè e l’amministratore delegato, Angelo Di Martino ed il presidente del Consorzio Asi di Siracusa, Giuseppe Assenza. A portare il saluto del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, il suo vice, Giambattista Bufardeci. Intanto per domani pomeriggio alle 16 è convocata l’assemblea straordinaria della società autoporto. In questa circostanza la società spera di potere prendere atto delle parole concrete e coerenti di Bufardeci, sull’interessamento del Consorzio Asi di Siracusa, di rimanere come socio di maggioranza della struttura. Passaggio possibile, soltanto con la ricapitalizzazione della società di gestione. Subito dopo il taglio del nastro, la presidente Marina Noè e l’amministratore delegato, hanno fatto visitare ai presenti la struttura. Dalle officine, già esistenti, all’albergo con 50 posti letti, alla foresteria.

Dichiarazione di Marina Noè. “Una struttura autoportuale ha un ruolo fondamentale in un’ottica di programmazione della mobilità delle merci, soprattutto se questa si trova in una zona che per le merci sembra avere una vocazione naturale. Baricentrica rispetto all’aereoporto di Catania, al porto commerciale di Augusta, servita dalla nuovissima autostrada Siracusa – Catania grazie al Consiglio di amministrazione della società che la gestisce e che ha superato incredibili problemi burocratici, l’infrastruttura iniziata nel 1981, e recuperata nel corso del primo governo Cuffaro, oggi muove finalmente i primi passi. A ciò, occorre senz’altro aggiungere che sempre lo stesso governo, programmò risorse comunitarie pari a quasi 15 milioni di euro per l’ampliamento della attuale struttura, lavori che grazie alla tenacia ed al lavoro incessante fatto in questi anni sono già stati appaltati e saranno contrattualizzati entro il corrente anno. Come tutte le medaglie, anche questa ha il suo rovescio ed infatti l’attuale società vive oggi una condizione di precarietà dovuta al fatto che essendo partecipata per la quota di maggioranza (60%) dal consorzio ASI di Siracusa, il suo futuro risulta incerto e ciò per due fatti assolutamente oggettivi: il 1° è una legge della Regione Siciliana la n°06/2009 in base alla quale devono essere dismesse tutte le partecipazioni in enti e società economiche, ciò nonostante il socio ASI ha deciso con proprio provvedimento di non osservare tale norma, votando nel proprio direttivo il mantenimento della partecipazione; il 2° è proprio questa decisione, che mette in gravi difficoltà la società, in quanto il socio ASI non ha le disponibilità per capitalizzare adeguatamente la stessa. Occorre pertanto che una buona volta l’attuale governo della Regione, scelga da che parte stare, se dalla parte dello sviluppo senza condizionamenti o dalla parte del sottosviluppo per scelta irresponsabile”.

Dichiarazione di Angelo Di Martino. “Ci apprestiamo ad inaugurare il primo autoporto del Mediterraneo e questo è un momento di grande orgoglio, anche se, per “intoppi burocratici” abbiamo subito un grave ritardo. La struttura che abbiamo inaugurato questa mattina, è ancora allo stato embrionale e funzionerà a pieno regime, soltanto quando verrà ultimata l’opera finale, così come previsto. I lavori di completamento dovranno cominciare a gennaio, salvo intoppi, e l’impresa che si è aggiudicata l’appalto, dovrà consegnare l’opera entro 18 mesi. Soltanto a quel punto l’autoporto si potrà considerare ultimato e pienamente funzionale per erogare i servizi tipici di una piattaforma logistica. Abbiamo già iniziato l’iter per l’affidamento di parte dei servizi erogati a società specializzate interessate. In questa fase voglio lanciare un appello alla politica affinchè ci sostenga nella delicata fase dello start up fino ad opera ultimata.”

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