Si parte dal decreto assessoriale numero 1150 del mese di giugno 2009 che fissa i posti letto per acuti nei due distretti ospedalieri in 725 e che prevede anche 186 posti per riabilitazione e lungodegenza per pubblico e privato. La razionalizzazione ospedaliera ed anche gli accorpamenti di divisioni ha impegnato in questi mesi il nuovo manager dell’Asp Ettore Gilotta ed ovviamente in prima linea il direttore sanitario Pasquale Granata. Nel decreto assessoriale il distretto 1, comprende gli ospedali del capoluogo (Civile e Maria Paternò Arezzo), mentre nel distretto 2 ci sono gli ospedali Maggiore di Modica, Guzzardi di Vittoria, Regina Margherita di Comiso e Busacca di Scicli). Il principio guida del piano è l’integrazione tra ospedali e territorio ed il contenimento dei ricoveri ospedalieri non appropriati al fine di limitare l’accesso in ospedale solo al paziente acuto. Particolare importanza riveste l’accesso alle cure primarie che deve avvenire, invece, nel territorio: la vera novità è la creazione dei Pta, presidi territoriali assistenziali nei quali dovrà essere trovata la giusta risposta a prestazioni di non alta complessità che pure sono rilevanti per la salute dei cittadini. Gli ospedali di Comiso e Scicli saranno rifunzionalizzati anche perchè è lo stesso decreto assessoriale a suggerire tale procedura. Il piano dell’Asp adesso è all’esame dei rappresentanti istituzionali della provincia anche se la direzione generale lo ha già sottoposto al collegio di direzione. Ed il piano dalle prime indiscrezioni è piaciuto ai capi dipartimento ed ai primari. Ieri mattina confronto tra la direzione generale ed i primi cittadini dell’ipparino. Erano presenti i sindaci di Comiso, Giuseppe Alfano, di Acate, Giovanni Caruso, ed il vicesindaco di Vittoria, Giovanni Caruano. Ieri pomeriggio confronto con i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil che si erano fatti promotori di un documento sulla riforma sanitaria. «In un clima di distensione e collaborazione – dice il direttore sanitario aziendale Pasquale Granata – stiamo presentando il piano programmatico per la rimodulazione della rete ospedaliera e territoriale: proprio l’ottica di rete integrata è alla base delle modifiche introdotte in una logica che vede il paziente al centro del sitema sanitario. Al di là dei numeri per ciascun ospedale abbiamo riservato un ”serbatoio” di 20 posti letto non attribuiti ad alcuna unità operativa che potranno servire per particolari esigenze o eventuali servizi da attivare». «L’incontro non ha fugato tutte le perplessità manifestate nei giorni scorsi anche se si può essere abbastanza ottimisti in merito al futuro dell’ospedale di Comiso». È il commento del sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, che aggiunge: «Sull’ospedale comisano quanto prospettato dalla direzione generale dell’Asp, lascia zone d’ombre in quanto, se da un lato l’intenzione espressa è quella di mantenere le divisioni di medicina generale, chirurgia programmata e relativi servizi, peraltro al servizio dell’intero bacino ipparino, dall’altro lato il numero complessivo dei posti letto per acuti, benché aumentato a 44 unità, sembra ancora insufficiente alle reali esigenza dell’utenza. Altra perplessità riguarda il pronto soccorso il quale, siamo convinti, sia utile e necessario mantenere H24 e che, invece, la direzione dell’Asp intende rimodulare in una struttura di presidio territoriale di emergenza. Condivisibile, invece, appare l’intenzione di allocare presso l’ospedale di Comiso la divisione di oculistica e di fornire la struttura comisana di un servizio Tac, così come quella di allocare i mezzi di pronto intervento presso l’ospedale. Mi sono riservato di analizzare le proposte».
ASP RAGUSA. 900 POSTI ASSEGNATI AGLI OSPEDALI DEI DISTRETT RAGUSANI
- Dicembre 17, 2009
- 9:07 am
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