Gara deserta per l’ex albergo La Pineta di Chiaramonte Gulfi

La gara d’appalto finalizzata alla dismissione dell’immobile, infatti, è andata deserta. A questo punto occorrerà valutare la situazione e decidere il da farsi. Allo stato non è stato ancora stabilito su quale strada muoversi e in che modo. La decisione di mettere in vendita l’immobile, ormai in disuso e in totale stato d’abbandono, era stata presa tempo fa dall’amministrazione comunale, una volta ottenuto dal consiglio il via libera. Il prezzo a base d’asta, secondo le stime dell’Ufficio tecnico erariale provinciale era stato fissato in un milione 350 mila euro, con offerte solo a rialzo. L’intento più volte dichiarato dagli amministratori comunali era quello di estinguere il mutuo con la Cassa depositi e prestiti che scadrà nel 2023 e recuperare le somme finora versate con rate annuali di circa 60 mila euro. Altro obiettivo era quello di evitare che la struttura, chiusa da anni, andasse sempre più in malora. Intanto sull’acquisto da parte del Comune dell’ex hotel «La Pineta», la Corte dei conti sulla base di una segnalazione di alcuni anni fa da parte del consigliere comunale, Vito Sanzone, ha avviato un’indagine e proprio di recente sono stati richiesti al Comune diversi atti, inerenti proprio l’acquisto. L’ex hotel fu acquistato alcuni anni fa dall’allora sindaco Sebastiano Gurrieri, che contrasse infatti un mutuo con la Cassa depositi e prestiti. L’obiettivo era quello di realizzare nella struttura la sede dell’Istituto alberghiero. Nel 2007, addirittura, fu sottoscritto un preliminare di contratto. Ma con la nuova amministrazione provinciale, questo progetto è rimasto seppellito in qualche cassetto. A quel punto si è fatta strada l’ipotesi di vendere la struttura di 4.660 metri quadri disposti su tre piani, ridotta ormai un rudere, che deturpa l’incantevole scenario di un costone del monte Arcibessi, un angolo di verde di indubbia bellezza naturalistica. Non a caso lo stesso sindaco Giuseppe Nicastro aveva parlato di «sanare una ferita all’incantevole paesaggio del monte Arcibessi».

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