Un bilancio sull’annata agricola che sta per concludersi e che, nell’area iblea, si rivela fallimentare. E’ stato tracciato da Confagricoltura Ragusa che mette in luce come la crisi abbia fatto sentire pesantemente i suoi effetti in tutti i comparti produttivi. E mentre l’economia registra i primi timidi segnali di ripresa, apprestandosi ad uscire dal “tunnel”, l’agricoltura subisce ancora le ripercussioni di un deterioramento del valore aggiunto. “Le imprese agricole, nel corso del 2009 – sottolinea Confagricoltura in un documento stilato al termine del confronto – hanno registrato enormi difficoltà e perdite di redditività. La crisi è stata alimentata da una flessione della domanda sia interna, sia estera, a sua volta determinata dalla crisi internazionale; flessione sia delle vendite alimentari al dettaglio, sia dell’export agroalimentare (anche se le esportazioni agroalimentari, pur in diminuzione, hanno mostrato di tenere rispetto agli altri comparti del made in Italy). L’offerta ha trovato minori sbocchi con un conseguente crollo delle quotazioni”. “Ad acuire la situazione – sottolinea ancora l’organizzazione degli imprenditori agricoli – è stata la sommatoria dei ribassi dei prezzi all’origine e degli aumenti dei costi di produzione (mezzi tecnici). La forbice prezzi/costi in agricoltura tende a peggiorare da diversi anni, con i secondi che aumentano molto più rapidamente dei primi (i costi produttivi mediamente sono lievitati del 25,8% rispetto al 2000, ma i ricavi sono cresciuti solo del 7,1%)”. Per quanto riguarda l’andamento dei vari comparti, Confagricoltura ricorda come l’annata fosse iniziata all’insegna delle difficoltà del settore lattiero caseario, che sono perdurate per l’intero 2009. In estate poi c’è stata la pesante crisi di mercato di pesche e frutta in generale. Si è giunti quindi a fine anno, con i prezzi in calo per i settori olivicolo e vitivinicolo ed al di sotto della media degli altri anni per il settore degli ortaggi (-20%). L’organizzazione di Ragusa, infine, ha evidenziato le situazioni particolarmente negative causate da una burocrazia penalizzante e talvolta forse anche discriminante rispetto ad altre aree agricole del Paese e della Comunità europea concorrenti. “Ci vuole maggiore decisionismo – afferma il presidente provinciale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza – il comparto è in affanno e se non arrivano le risposte auspicate si rischia di fare i conti con una situazione estremamente critica”.
Bilancio 2009, Confagricoltura: “Per l’area iblea annata fallimentare”
- Dicembre 21, 2009
- 2:51 pm
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