Modica: Concluso il progetto “Formiamoci”. Bilancio più che positivo.

Si è concluso con successo il progetto “Formiamoci”, organizzato dal Centro Servizi Volontariato Etneo-Distretto Ragusa Sud, svoltosi il 18 e 19 dicembre al Giardino della Contea, a Modica. La due-giorni convegnistico-formativa, che ha coinvolto le associazioni di volontariato del Distretto Ragusa sud del Csve, è stata finalizzata al consolidamento della “rete solidale”, ossia l’appoggio tra le associazioni al di là del singolo campo di intervento. È stata la dott.sa Omaira Di Rosa, psicoterapeuta, a parlare del lavoro di gruppo, della sua importanza e di come operare per riuscirvi con successo. È l’esperienza dei volontari che ogni giorno si confrontano con i bisogni del territorio e tra loro, mettendo spesso da parte se stessi per fare il bene della categorie debole cui hanno scelto di votarsi, senza mai dimenticare i “colleghi” che si spendono in altri campi del sociale. Non è mancato il momento ricreativo con l’annuale appuntamento con la cena sociale, per mettere per una sera da parte i problemi e le difficoltà che i volontari devono affrontare quotidianamente, spesso sostituendosi alle istituzioni preposte, e festeggiare in allegria il Natale con musica e ballo che ha visti protagonisti i ragazzi disabili delle associazioni presenti. “Il progetto è servito a formarci raccontandoci – ha detto il dott. Paolo Santoro, referente del Csve Distretto Ragusa Sud -. Analizzare i fatti di realtà che ci hanno di recente visti coinvolti, come il fenomeno del randagismo, il valore dell’animale e quindi il successo della Pet Therapy nell’aiuto alle persone che hanno delle difficoltà, tematiche affrontate dal dott. Gaetano Gintoli, responsabile della U.O. di “Zooantropologia e Attività Assistite con Animali”, e coordinatore, per la ASP 7 di Ragusa, delle azioni previste di competenza delle Aziende Sanitarie Locali dalla “Linea guida per il controllo del randagismo” e dall’Oipa provinciale di Ragusa che si spende quotidianamente per l’affermazione dei diritti degli animali, ed ancora l’esperienza dei volontari della Protezione civile a L’Aquila e nel messinese in prima linea per aiutare gli sfollati, non può che servire a formare a 360° i volontari, perché l’esperienza di ognuno è arricchimento per l’altro”.

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