Continua la raccolta firme per la petizione “Mandiamo la precarietà in pensione”, promossa da NIdiL Cgil allo scopo di rinviare l’applicazione dei nuovi coefficienti e di chiedere la costituzione della Commissione prevista dal protocollo sul Welfare del 2007, proprio per verificare l’incidenza dei percorsi lavorativi discontinui sulle future pensioni. Il NIdiL ritiene che la sospensione dell’entrata in vigore dei nuovi coefficienti previdenziali sia necessaria per evitare che i giovani lavoratori, in particolar modo i precari, si ritrovino in futuro con pensioni ridotte al livello dell’assegno sociale e che la costituzione della Commissione sia una condicio sine qua non per l’applicazione dei nuovi coefficienti, che allo stato delle cose rischiano di rompere il raccordo indispensabile tra prestazione lavorativa e rendimento pensionistico. La petizione può essere firmata presso le Camere del Lavoro o anche on-line all’indirizzo http://www.nidil.cgil.it/petizione/firma-la-petizione
Ragusa: Continua l’iniziativa della Nidil Cgil con la raccolta delle firme “Mandiamo la precarietà in pensione” per il rinvio dei nuovi coefficienti che intaccano le future pensioni dei giovani lavoratori
- Dicembre 23, 2009
- 11:18 am
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