Difensore civico di Pozzallo. Per il Tar di Catania “Tutto da rifare”

Per il Tar di Catania dichiara nulla la delibera del consiglio comunale di Pozzallo del 25 luglio scorso, la numero 71, con la quale era stato eletto l’avvocato Massimo Solarino, difensore civico del Comune. Una vicenda che si protrae da anni e che non riesce a sbloccarsi anche se adesso un po’ di chiarezza, in effetti c’è. Per il Tribunale Amministrativo Regionale, il “prescelto” era ineleggibile giacchè era già in corso un rapporto con l’Ente di Palazzo La Pira avendo Solarino avuto affidati due incarichi per rappresentare il Comune davanti al Tribunale di Modica per cui sulla base del regolamento di attuazione del difensore civico secondo cui questa figura “ non può svolgere attività, né avere impieghi o incarichi, o collaborare in qualsiasi forma ad essi, che comportino il sorgere di un conflitto di interessi con l’Amministrazione, ovvero che contrastino, anche se svolti nell’interesse dell’Amministrazione, con la sua posizione di libertà e di indipendenza verso l’Amministrazione medesima”, non può assumere tale carica. La decisione del Tar ha ritenuto ininfluente il fatto che il giorno prima della presentazione della domanda di partecipazione, Solarino avesse rinunciato all’incarico. Alla nomina dell’avv. Solarino, si erano appellati due suoi colleghi, impugnando la delibera di luglio, ovvero l’avv. Francesco Giardina, ed il dottor Giovanni Manenti. Il Tar di Catania ha annullato il provvedimento del consiglio comunale per ineleggibilità di Solarino, confermando, in questo senso, la regolarità della procedura ma l’illegittimità della nomina. A questo punto la civica assise dovrà tornare sulla questione e rieleggere il difensore civico che dovrà scegliere tra gli unici due nominativi che si trovano nell’apposita graduatoria che sono, per l’appunto, Giardina e Manenti. Anche su questo fronte ci sarebbero problemi visto che in base alla graduatoria dovrebbe essere quest’ultimo il prescelto che, però, sarebbe parente del sindaco, Sulsenti, per cui ci potrebbero essere dei rallentamenti ulteriori. La sentenza del Tar è stata depositata lo scorso 22 dicembre ed in essa si legge che “ il Tribunale Amministrativo Regionale della Sicilia, sezione staccata di Catania, sezione interna terza, “definitivamente pronunciato, accoglie il ricorso in epigrafe, per l’ effetto annulla l’atto impugnato e ordina che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”. Complessivamente i candidati erano cinque.

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