Futuro incerto del Corfilac: il consigliere comunale Salvatore Fidone chiede al Comune di Ragusa di farsi parte attiva per fare chiarezza sia sul proseguimento dell’attività di ricerca scientifica che sulla garanzia occupazione del personale dipendente e

Il consigliere comunale di Ragusa Salvatore Fidone, esponente dell’Udc, interviene sul futuro del Corfilac di Ragusa, il consorzio di ricerca della filiera lattiero casearia che ha sede nella provincia iblea ma che si occupa di ricerca scientifica a livello regionale. Fidone, che già all’inizio di quest’anno aveva annunciato la possibilità di chiedere chiarimenti al consorzio a proposito del personale precario a cui non è stato rinnovato il contratto dopo anni di lavoro, adesso interviene a maggior ragione alla luce delle ultime dichiarazioni del presidente del Corfilac, Giuseppe Licitra, che ha annunciato grosse difficoltà economiche e il probabile stop del’attività di ricerca. “Sono preoccupanti le dichiarazioni del presidente Licitra rilasciate a margine di un convegno che si è svolto nell’ambito dell’iniziativa “Notti Bianche … Bianco Latte”, afferma Fidone, visto che, alla luce dei mancati trasferimenti regionali, si metterebbe a rischio il prosieguo dell’attività scientifica del Corfilac. Licitra ha detto infatti che già da gennaio prossimo si potrebbero venire a verificare grossi problemi con il conseguente blocco della ricerca. Ecco perché credo che a questo punto sia arrivato proprio il momento di fare massima chiarezza sia sul Corfilac che sui rapporti con la Regione. Chiederò formalmente al sindaco e al vicesindaco della città capoluogo di farsi portavoce presso la Regione per verificare se i trasferimenti finanziari del secondo semestre sono stati realmente trasferiti o se sono in procinto di esserlo e nel caso sarebbe auspicabile comprendere le eventuali motivazioni tecniche che non hanno finora permesso il reale accreditamento. Di conseguenza occorre chiarire anche gli aspetti riguardanti il personale, sia quello dipendente e attualmente in servizio, che potrebbe rischiare di perdere il proprio posto di lavoro, sia quello precario che, nei mesi scorsi, non si è visto rinnovare il contratto di collaborazione, dopo anni di intensa e proficua collaborazione, a seguito di alcuni concorsi banditi dal Corfilac. Ritengo che la struttura di ricerca guidata dal prof. Licitra sia d’eccellenza nel campo della ricerca scientifica ma sono anche dell’opinione che alcuni aspetti, relativi proprio al personale precario che ha operato nel passato, vadano meglio approfonditi. Infine sul futuro non si può certo scherzare. Ho sentito da Licitra che c’è il rischio di perdere il lavoro fatto da anni sui cicli biologici e sono certo che sia la Regione, quanto tutti gli altri organismi interessati e vicini al Corfilac, non ne abbiano l’interesse. Che ci si adoperi per evitare il peggio”.
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