Crisi dell’agricoltura: il sindaco di Vittoria chiede interventi urgenti al ministro Zaia e all’assessore regionale Bufardeci

Il sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia, ha inviato una lettera al ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia e all’assessore Regionale delle risorse agricole e alimentari Giambattista Bufardeci per segnalare l’aggravarsi della crisi dell’agricoltura e chiedere interventi urgenti. “Segnalo – scrive il primo cittadino – il preoccupante aggravarsi della crisi del comparto ortofrutticolo per il calo repentino dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli. La serricoltura e il suo indotto (trasporti, commercio, segherie, plastica) che rappresentano la principale opportunità di lavoro e di sviluppo del nostro territorio, hanno consentito a Vittoria di creare occupazione per molti anni. Ma adesso non è più così. La crisi delle nostre aziende è ormai drammatica e la specificità del comparto non consente rinvii. Il piccolo produttore risente più di altri della crisi. E’ strozzato dalla concorrenza, dalla grande distribuzione, dall’intermediazione senza scrupoli e dall’ingresso incontrollato di prodotto dai Paesi stranieri. Le condizioni del settore agricolo sono gravissime, i prezzi al mercato sono crollati e i produttori hanno bisogno di risposte concrete. In questi anni, il rapporto fra ricavi e costi fa registrare un saldo negativo. Allo stato attuale i ricavi non coprono più i costi e una produzione in perdita rende impossibile non solo gli investimenti, ma anche il mantenimento della stessa attività agricola. Occorrono misure urgenti e straordinarie per tutelare e valorizzare il prodotto locale rispetto a quello straniero che il più delle volte non è adeguatamente certificato in ordine alla sua stessa “tracciabilità”. Inoltre, analogamente a quanto è stato fatto dalla Regione Siciliana per i comparti della floricoltura, della zootecnia, dell’agrumicoltura o della viticoltura, si potrebbe pensare a un piano di settore per la serricoltura che darebbe nuovo impulso e prospettiva a un comparto che garantisce decine di migliaia di posti di lavoro in tutto l’indotto. Incentivi alle associazioni di produttori, oltre ad una massiccia semplificazione burocratica, misure per facilitare l’accesso al credito e per favorire il consumo di alimenti locali nelle mense pubbliche, incentivi economici e fiscali, risarcimenti più rapidi sono soltanto alcune ipotesi di intervento da parte delle Istituzioni preposte che darebbero una boccata d’ossigeno alla nostra agricoltura. Per questo chiedo interventi urgenti che tutelino i produttori e le oltre tremila aziende agricole (piccole e medie), che sono la fonte principale dell’economia locale e rappresentano un settore economico il cui volume d’affari è ben più cospicuo rispetto ad altri settori verso i quali il Governo interviene con aiuti o sgravi fiscali”.