Modica ed il “mistero” della refezione scolastica. Quale la verità, quella della Cgil o quella dell’Isa?

E’ giallo sul servizio di refezione scolastica in città. Due versioni contrastanti arrivano dai due sindacati che stanno seguendo da vicino la vicenda. Da una parte infatti la Cgil parla di una “vicenda conclusasi positivamente”, dall’altra il sindacato autonomo Isa parla di una “protesta che continua” ed annuncia un incontro per le 11 di domani che, qualora si rivelasse negativo negli esiti, porterebbe ad “eclatanti proteste”. Delle due l’una. La Cgil, in una nota diramata nel tardo pomeriggio di oggi, riferisce di un incontro tra una delegazione di dirigenti sindacali ed il sindaco Antonello Buscema e l’assessore alla pubblica istruzione Antonio Calabrese, nel corso del quale gli amministratori hanno assicurato che “la refezione scolastica a partire dalla prossima settimana si potrà svolgere regolarmente,
perché sono stati rimossi tutti gli ostacoli che impedivano l’inizio del servizio”. La nota prosegue con la soddisfazione espressa dal “sindacato rosso” per la risoluzione “positiva di una vicenda che avrebbe compromesso non solo la perdita di un servizio alle famiglie, ma anche il rischio, per un centinaio di insegnanti, di essere
trasferiti o addirittura di perdere il posto di lavoro, a causa della Riforma Gelmini”. Dalla nota diramata dalla Cgil si apprende anche “la ditta aggiudicataria del servizio di refezione ha accettato di preparare i pasti nelle cucine messe a disposizione dall’amministrazione, anche se per qualche settimana si dovrà operare a Ragusa, per consentire da un lato che parta subito il servizio e dall’altro l’adeguamento delle cucine modicane alle norme igienico sanitarie”. L’inghippo sta proprio qui. I quattordici lavoratori non vogliono prendere servizio nelle cucine ragusane “impongono”, con la loro protesta, la messa a norma delle cucine modicane prima dell’avvio del servizio. “Il sit in dei lavoratori continua instancabile e incalzante nei confronti della “pigra” amministrazione che, dopo i vari sopralluoghi effettuati, ancora tentenna ad avviare le opere necessarie alla riapertura delle cucine di Modica Alta e di Treppiedi – dice il segretario provinciale dell’Isa, Giorgio Iabichella -. Dopo l’incontro programmato se ci venisse confermata la nostra preoccupazione, riguardo alla mancanza di celerità, applicata dall’amministrazione, alla esecuzione dei lavori e delle opere di cui sopra, seppur consentendo l’avvio del servizio nelle cucine private della ditta esterna affidataria dell’appalto, ovvero a Ragusa, avvieremo proteste eclatanti e senza esitare a richiedere l’intervento di altre istituzioni”.

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