NUOVA ILLUMINAZIONE NEI CIMITERI DI RAGUSA. Il consigliere Distefano: “Va condivisa la proposta presentata dalla Giunta municipale”

“La controversa questione dell’illuminazione dei cimiteri merita di essere affrontata immediatamente, così come intende fare la delibera di Giunta presentata in terza commissione dall’Amministrazione comunale. Altre ipotesi, come quella riguardante la creazione di un impianto fotovoltaico, che pure hanno la propria valenza, non sono in grado di garantire soluzioni a breve scadenza”.La pensa in questi termini il consigliere comunale del Pdl, Emanuele Distefano, che ha presentato un emendamento alla suddetta proposta per garantire, in periodi utili, lo smaltimento delle batterie delle tecno-lampadine, così come previsto dalle prescrizioni di carattere tecnico. “Il risparmio per l’utente è notevole – afferma Distefano – si passerebbe, con le previsioni contenute nella delibera di Giunta, dagli attuali 39 a 17 euro, per i nuovi allacci, e dagli attuali 24 a 8 euro, per i canoni annuali. L’attivazione di tale iniziativa in primis al cimitero di Ibla permetterebbe di venire a capo delle tante esigenze che, periodicamente, vengono manifestate con riferimento all’illuminazione delle varie tombe oltre a garantire l’illuminazione nella zona del nuovo ampliamento del cimitero di Ibla. L’atto è stato esitato favorevolmente dalla commissione competente e prima di approdare in Consiglio comunale ci sarà tutto il tempo per una riflessione attenta che, ne sono certo, coinvolgerà in termini positivi tutti i consiglieri della maggioranza e anche quelli dell’opposizione che dimostreranno una particolare lungimiranza. Non dimentichiamo che il Comune potrà contare sul pagamento di un canone annuo, da parte del concessionario che si aggiudicherà la gara europea, di circa 40.000 euro, somma che sarà reinvestita per la realizzazione di altre opere in seno ai cimiteri comunali. Tutto è stato studiato per venire incontro alle esigenze dell’utenza. Ecco perché ritengo che l’ipotesi del fotovoltaico, per la quale occorreranno, bene che vada, non meno di due anni, non permetterebbe di rispondere nell’immediato alle esigenze dell’utenza cimiteriale”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa