In una Chiesa Madre gremita da di parenti e amici commossi, si sono svolti questo pomeriggio i funerali di Salvatore Cannata il 46ene deceduto tragicamente mercoledì scorso a seguito di un incidente stradale autonomo. Amici, parenti, si sono stretti attorno ai familiari sconvolti dal dolore nel corso del rito funebre concelebrato da diversi sacerdoti della Città e presieduto dal parroco don Bruno Carbone. Salvuccio, come lo chiamavano gli amici, lascia la moglie e tre figli. Una tragedia nella tragedia. Infatti, poco meno di due mesi orsono un fratello di Salvuccio, Corrado ebbe a perdere la vita cadendo dal tetto del capannone di sua proprietà mentre stava effettuando dei lavori di riparazione.
Neanche il tempo quindi di piangere Corrado ecco che un’altra tragedia si è abbattuta sulla famiglia. Il Cannata, infatti, nella mattinata di mercoledì, mentre percorreva una strada secondaria in contrada Scorsone, tra Ispica e Rosolini, perse il controllo della propria autovettura andando a urtare contro un muretto in cemento armato. Nell’impatto la macchina prese fuoco e per il povero Cannata, rimasto imprigionato tra le lamiere nulla da fare. A fare la macabra scoperta i Vigili del Fuoco del distaccamento di Modica intervuti sul posto, dopo avere spento il rogo.