Lungomare Frine a Cava D’Aliga(Scicli), Firullo presenta un esposto alla Procura della Repubblica perchè sia accertato che sia stata regolarità nella costruzione dell’opera

Un esposto alla Procura della Repubblica di Modica è stato presentato da Antonio Firullo, presidente  dellAssociazione Turistica Balneare Siciliana, dopo i danni causate nei giorni scorsi dalle mareggiare sul  lungomare Frine di Cava d’Aliga. Firullo chiede che sia accertato dalla magistratura inquirente, competente per  territorio se l’area dove il Comune di Scicli ha realizzato danneggiato ricada nel demanio marittimo e se il Comune  i Scicli abbia ottenuto all’epoca le regolari concessioni demaniale marittima, chiaramente qualora quella  zona non sia di competenza comunale ma del Demanio Marittimo. Il presidente dell’ATBS, nel suo esposto chiede  di verificare se sono state rispettate tutte le norme previste dalla legge per la sicurezza e la stabilità dell’opera realizzata,  nonché dei materiali utilizzati per la costruzione dell’intero lungomare Frine.
“Da un attento controllo – sottolinea Antonio Firullo – pare che le opere per costruire il lungomare di Cava d’Aliga sia state  seguite sull’arenile, o meglio ancora, su uno strato sabbioso”. L’associazione, insomma, nutre forti dubbi sulla regolarità delle  opere e per essere certa che tutto sia in regola ha voluto mettere queste ipotesi su un fascicolo trasmesso alla Procura della Repubblica di Modica per avere chiarezza. Intanto l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Roberto Di Mauro, ha  informato l’on. Riccardo Minardo che è necessario presentare immediatamente una perizia estimativa dei danni causati a Cava  d’Aliga dalle violente mareggiate che hanno letteralmente inghiottito la spiaggia fino a provocare una grossa voragine  nella parte dell’arenile sotto il lungomare Frine, con relativo computo metrico per l’urgente messa in sicurezza del tratto del  lungomare smottato a rischio crollo.