Parco degli Iblei. Ieri riunione operativa a Catania del Movimento Azzurro

Ieri sera riunitosi a Catania il Coordinamento Regionale del Movimento Azzurro con la presenza del Presidente Nazionale, Corrado Monaca.
All’ordine del giorno 13 punti tra cui : “il Parco degli Iblei” nel sud/est della Sicilia.
A conclusione dei lavori Monaca ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Proprio in Sicilia nel 2005 a Villa Malfitano – Palermo, alla presenza dell’On. Cascio, all’epoca – Assessore al Territorio della Regione Sicilia, di Antonio Piceno dell’Ufficio alla Cooperazione, dell’ ing. Sergio Marino Direttore ARPA Sicilia e dell’ing. Ignazio Marinese Dirigente Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente, il Movimento Azzurro ha realizzato, un Convegno Internazione sulla “evoluzione della normativa ambientale in ambito europeo e ricaduta sul territorio”.
L a relazione di base fu affidata al prof. Amodeo Postiglione, già premio Merli per l’ambiente, Magistrato di Cassazione, Presidente ICEF e Vice presidente della Corte Europea dei magistrati per l’ambiente che dal suo osservatorio professionale privilegiato,ha presentato l’evoluzione della normativa e della giurisprudenza in ambito ambientale in Italia e in Europa.
Il prof. Nicolaj Svejstrup, consigliere dei parchi in Danimarca ha evidenziato la concreta esperienza dei Parchi in Danimarca (dove i parchi “Vivono” e sono fonte di lavoro ed economia dove gli stakeholders del territorio che partecipano al processo di determinazione del parco sono sostenuti da specifici vincoli che danno un valore aggiunto) ed il prof. Costantin Sarbulescu presidente Mehedinti County Coucil ha riferito sul Parco delle “Porte di ferro” sulle rive del Danubio in Romania.
Il prof. Paolo Giuntarelli , docente di Sociologia dell’ambiente all’Università Tor Vergata di Roma e Direttore dell’Ente Regionale “Roma Natura” ha esposto l’aspetto sociologico dell’insediamento turistico-economico dei Parchi nella realtà italiana ed europea.
Dal confronto delle esperienze registrate, in quella sede ho ribadito ancora una volta le motivazioni che determinano la differenza tra i Parchi in Italia (dove i parchi “vegetano”e bloccano ogni forma di sviluppo sostenibile dove gli stakeholders del territorio che non hanno partecipato minimamente al processo di formazione del Parco sono penalizzati dal sistema vincolistico teorico e generico che viene imposto) e nel resto dell’Europa per non parlare delle esperienze americane, e su tali motivazioni ho richiamato l’attenzione dei presenti a sviluppare sempre più la strategie da innescare per innovare il sistema siciliano ed italiano.
Dopo 5 anni, non è possibile assistere ancora che i Parchi in Italia sono solo fonte di spreco di risorse finanziarie ed invece negli altri Paesi fonte di ricchezza e lavoro specie per le nuove professionalità.
Dalla documentazione che questa sera abbiamo avuto modo di visionare e di quanto riscontrato nei siti interessati, siamo convinti che il modello proposto per il “Parco degli Iblei” non contiene gli elementi essenziali, ormai applicati anche in altre realtà Italiane, per garantire un minimo sostegno al processo di sviluppo sostenibile integrato negli Iblei, anzi emergono evidenti sospetti che lasciano intravedere solo lo spreco di ingenti risorse finanziarie da ottenere sull’onda emotiva della nuova istituzione e del richiamo all’ambiente per realizzare nella migliore delle ipotesi la classica cattedrale nel deserto senza un minimo di ricaduta (positiva)nel territorio.
Su richiesta del Coordinamento Regionale ho inserito l’argomento all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Nazionale del Movimento Azzurro per determinare le iniziativa da assumere a supporto degli ambientalisti dei SI e del territorio della provincia di Ragusa e della Regione Sicili

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