Parte il processo davanti al Gup del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, riguardante la seconda inchiesta giudiziaria sulla piattaforma petrolifera galleggiante “Vega Oil” che nel mese di luglio del 2008 era stata sganciata dalla struttura fissa “Vega Alfa” che si trova al largo della costa iblea, a 11 miglia tra Marina di Modica e Sampieri. Sono sette gli indagati ovvero l’armatore Andrea Cosulich, 67anni, di Genova, difeso dall’avvocato Antonio Borrometi, il rappresentante legale della compagnia petrolifera ed il responsabile dell’attività di estrazione, Umberto Quadrino, 63 anni, di Milano, Marcello Costa, 39 anni, di Siracusa, amministratore delegato della Edison, oltre a Michele Giannone, Francesco Lubrano ed Angelo Maione, quest’ultimo responsabile della sicurezza sulla piattaforma, difesi dagli avvocati Randazzo e Passanisi. Devono rispondere di inquinamento per avere smaltito rifiuti speciali e pericolosi in mare. In apertura l’avv. Passanisi ha sollevato un’eccezione ritenendo ci fosse incompetenza territoriale, chiedendo che i fascicoli passassero alla competenza del Tribunale di Siracusa. La Capitaneria di Porto di Pozzallo, però, sostiene che la Vega Oil era all’interno delle acque territoriali per cui il Gup ha rigettato l’eccezione. L’avv. Antonio Borrometi, dal canto suo, ha depositato una serie di documenti riguardanti la “galleggiante” Vega Oil, mentre il pubblico ministero, Francesco Puleio, ha disposto la citazione, come responsabilità civile, di Edison, Cosovic spa e Vega Oil, per cui il processo è stato aggiornato al prossimo 6 maggio. Il precedente procedimento si era concluso con l’archiviazione di tutte le accuse formulate in via di indagine perchè il fatto non sussiste relativamente al reato di disastro colposo.
Pozzallo. Parte il secondo processo riguardante la piattaforma Vega Oil. Rigettata la richiesta di incompatibilità territoriale
- Gennaio 22, 2010
- 12:23 am
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