L’Oncoibla Padua inciampa a Catania
Un Oncoibla Padua Rugby Ragusa contratto, falloso, a tratti pasticcione, poco propenso al gioco aperto, in una sola parola irriconoscibile, torna sconfitto (12 a 11) dalla seconda trasferta consecutiva di quest’inizio di girone di ritorno, riuscendo a portare a casa solo il punto di bonus.
Di fronte, quest’oggi, aveva il Catania 2009 del professore Trovato che, senza strafare, sfruttando al meglio la supremazia nella propria mischia ordinata e la giornata negativa dei ragusani, conquista la sua settima vittoria stagionale e consolida la propria posizione a metà classifica.
L’Oncoibla Padua, costretto ancora una volta a schierarsi con una linea di trequarti rivoluzionata a causa dell’assenza del mediano di mischia Comitini e del centro Calamaro (che però è in panchina ed entrerà nel secondo tempo), parte contratto, non riuscendo a far valere il proprio maggior tasso tecnico.
Al 7° sono così i catanesi a passare in vantaggio grazie a un calcio di punizione concesso per un fallo ragusano commesso in una ruck sulla linea dei propri ventidue e trasformato in tre punti dal centro Mazzeo.
Sarà che i ragazzi di mister Gurrieri sono arrivati al Goretti 2 (a proposito, come si può giocare su un campi che sembrano tutto tranne che terreni da rugby?) convinti di fare un solo boccone degli avversari, sarà che i ragusani hanno sofferto maledettamente in mischia ordinata, sarà perché oltre a giocare con una linea di trequarti improvvisata diversi uomini non erano in perfette condizioni fisiche, fatto sta che in campo gli iblei appaiono l’ombra della squadra spumeggiante che aveva incantato fino a qualche settimana fa.
All’11° ci prova Iacono, oggi schierato all’apertura, a pareggiare, ma il suo calcio, da posizione angolata, non è preciso.
Passano 2 minuti ed è ancora l’apertura iblea ad avere l’opportunità per agguantare il pareggio. Questa volta la posizione non è proibitiva e Iacono realizza. 3 a 3.
Al 29°, per una giocata con le mani da terra da parte della mischia catanese, l’arbitro concede ai ragusani ancora un calcio di punizione. La posizione non è delle più facili ma il calciatore ibleo non è in giornata di grazia e non centra l’acca.
Tre minuti dopo, però, i ragusani danno prova di quello che sono capaci di fare: sulla linea di centro campo Denaro raccoglie campo al volo un pallone calciato dai difensori catanesi e parte sparato correndo parallelo alla linea di touche. Dopo aver superato un paio di avversari, appena entrato nell’area dei 22, apre il pallone a Giovanni Tumino che a sua volta elude il placcaggio del suo diretto marcatore e va a schiacciare in area di meta. La posizione per la trasformazione è impossibile e così il risultato si ferma sul 3 a 8.
A questo punto i ragusani cercano di gestire il risultato per andare al riposo in vantaggio ma commettono diversi falli e così tra il 36° e il 39° i catanesi operano il sorpasso grazie a due calci di punizione che Mazzeo sfrutta appieno. Il primo tempo si chiude sul 9 a 8.
Nell’intervallo Peppe Gurrieri tira fuori uno spento Carbonaro mettendo dentro il centro Calamaro, spostando al contempo Nobile all’ala. Tra le fila rossoblu, invece, Pizzari prende il posto di Scafili.
Al 52° è nuovamente la squadra iblea ad andare avanti con una punizione calciata da Iacono e fischiata per uno dei tanti falli in ruck visti oggi. 9 a 11.
Ma ad essere fallosi sono anche i ragusani e così 3 minuti dopo Mazzeo riporta in vantaggio la propria squadra grazie a un calcio di punizione fischiato per un fuori gioco dei trequarti iblei. 12 a 11.
L’Oncoibla Padua non ci sta a perdere e cerca in tutti i modi di ribaltare per l’ennesima volta il risultato. Ma oggi non è giornata e i giocatori in maglia azzurra ci fanno vedere tutto il campionario dei possibili errori che si possono commettere per precipitazione o per pressappochismo.
Al 68° il catanese Taschetta, che nel frattempo aveva preso il posto di Macrì, viene espulso temporaneamente per aver scalciato un avversario a terra, ma anche in superiorità numerica gli iblei non riescono a concretizzare.
In effetti, al 75° Calamaro avrebbe segnato una meta, ma l’arbitro la annulla perché, a suo dire, il centro ragusano avrebbe in precedenza toccato la linea laterale con il piede. Della serie, se non è giornata, non è giornata!
Al 78° ci prova anche Gurrieri con una punizione da oltre quaranta metri, ma la palla non centra l’acca.
A questo punto i giocatori iblei sentono che la partita sta scivolando via e provano il tutto per tutto, ma l’assalto al fortino della squadra del professore non riesce e al fischio finale i catanesi possono, a ragione, esultare per l’insperata vittoria, e nelle parole di Totò Trovato c’è tutta la soddisfazione per i quattro punti conquistati: «È stata una partita molto bella ed equilibrata. Abbiamo vinto noi ma poteva benissimo vincere Ragusa. La squadra del presidente Tumino è molto forte ma ha pagato lo scotto di essere formata da giovani che nel momento cruciale hanno commesso diversi errori. Noi abbiamo giocato molto meglio rispetto alla partita d’andata. Stiamo crescendo e oggi abbiamo commesso meno errori dei nostri avversari».
Facce scure, invece, negli spogliatoi dei ragusani: «È stata una partita strana, giocata da due squadre che prediligono il gioco alla mano, ma questo campo, così stretto, non ha permesso a nessuna delle due squadre di giocare come sanno. Perdere in questo modo non fa piacere, anche considerando che alla fine ci è stata annullata una meta che a tutti è sembrata regolare. Noi comunque abbiamo giocato molto contratti; venivamo da una settimana in cui, a causa del brutto tempo, ci eravamo potuti allenare poco. È un sconfitta che se sarà difficile da digerire. Ma è andata così e bisogna accettare il verdetto del campo».
I risultati della seconda di ritorno
(tra parentesi i punti conquistati)
Briganti di Librino Nissa 3-34 (0-5)
Catania Rugby 2009 Padua Ragusa 12-11 (4-1)
Syrako Palermo 26-12 (5-0)
Enna Misterbianco 7-24 (0-5)