Il Partito Democratico di Ispica non risponde, per il momento, alle calunnie che, in questi giorni, vengono rivolte alla classe dirigente locale da parte chi ha preferito cimentarsi in nuovi percorsi politici.La segreteria cittadina ritiene, invece, vitale concentrare le energie di tutto il partito per la costruzione di un progetto alternativo a Rustico che possa coinvolgere tutte le forze politiche di opposizione. “Lasciamo ad altri la polemica e la ricerca della rissa politica a tutti i costi. Di contro – afferma il segretario generale del Pd di Ispica, Pierenzo Muraglie, vogliamo richiamare l’attenzione dei cittadini sui tanti problemi che affliggono la città e che Rustico, ad oggi, non è stato capace di risolvere:
-gli artigiani attendevano, entro un anno dal suo insediamento (questo Rustico aveva promesso in campagna elettorale), l’approvazione del piano regolatore generale. Il fallimento di Rustico, che ha privilegiato esclusivamente le lottizzazioni private, che ancorché legittime rappresentano l’eccezione e non la regola, ha determinato la paralisi del settore edile-artigianale;
– la gestione del servizio di raccolta rifiuti è già da qualche giorno affidato ad una ditta privata che non ha posto in essere un adeguato piano di comunicazione per l’avvio della raccolta differenziata determinando grande confusione in particolare tra gli anziani. Inoltre, la gestione del servizio da parte di una ditta privata determinerà un aumento della tassa per la spazzatura (ma di questo i cittadini ne prenderanno coscienza solo a campagna elettorale terminata);
-le piazze principali della nostra città, che attendono di essere rifatte (probabilmente si aspetta l’apertura della campagna elettorale per dare il via ai lavori) sono esclusivamente fonte di pericolo per chi vi passeggia e di vergogna nei confronti dei pochi turisti che si recano nella nostra città;
-il mancato adeguamento del ponte di S.Maria del Focallo;
-crisi profonda dell’agricoltura; perché non si spiega la verità agli agricoltori, oggi in crisi, sul funzionamento dell’Asca?
-sperpero folle ed indiscriminato di denaro pubblico con conseguente aumento sproporzionato degli oneri di urbanizzazione e dell’addizionale Irpef, un preoccupante stato di indebitamento dell’ente ed un’incapacità di pagare i fornitori;
-il mercato comunale che, dopo cinque anni, non viene ancora consegnato alla città;
– la piscina comunale, oggetto di promesse in campagna elettorale, svanita nel nulla;
– l’ambulanza medicalizzata anche questa promessa e, ad oggi, non pervenuta;
La lista dei disastri di questa amministrazione è infinita e ad ogni occasione utile il Partito Democratico interverrà per aprire gli occhi agli ispicesi.
Avremo l’arduo compito di scardinare la fitta rete clientelare creata da Rustico e sarà necessario liberare la città da uno stato di paura che sembra essersi impossessato di chi ha bisogno di lavorare ricordando che il lavoro è un diritto e Rustico non ha il potere di decidere le sorti di nessuno.
Sarà altrettanto fondamentale risanare la politica locale riportando serietà in luoghi istituzionali che dovrebbero discutere dei problemi dei cittadini e che, oggi, invece si sono trasformati in mercati delle vacche dove si decide di cambiare partito politico o addirittura schieramento in funzione di bisogni personali.