Processo “Hot Money”. Modica, i giudici stilano un calendario per le prossime udienze

I giudici calendarizzano le udienze del processo all’operazione Hot Money eseguita nel mese di luglio del 2003 dalla Squadra Mobile di Ragusa e degli agenti del Commissariato di polizia di Modica. Il Collegio Penale del Tribunale di Modica (Patricia Di Marco, presidente, Maurizio Rubino e Lucia De Bernardin, a latere), infatti, intende definire il procedimento che vede coinvolte dieci persone entro il mese di aprile. Sono state, infatti, fissate tre udienze, rispettivamente il 3 marzo, il 14 ed il 28 aprile. All’epoca finirono in manette, come si diceva, dieci persone, sette modicani, un ragusano e due catanesi, uno dei quali, Giovanni Bruno, è già stato condannato nella fase preliminare. Una perizia di 180 pagine escluderebbe molti rapporti tra le persone invischiate nella questione giudiziaria. Secondo l’accusa ci sarebbero stato prestiti al tasso del 10 per cento mensili (120 per cento annui). Le riscossioni sarebbero state appannaggio dei due catanesi. Gli incontri si sarebbero tenuti presso un ristorante di Via Modica Giarratana, a Modica Alta. Gli indagati sono patrocinati dagli avvocati Carlo Ottaviano, Salvatore Campanella, Salvo Maltese, Ignazio Galfo e Giorgio Terranova. Nessuno degli arrestati, poi rimessi in libertà, ha ammesso i fatti. Gli interessati avevano chiarito le rispettive posizioni, dichiarandosi all’oscuro dell’esistenza della banda. Colui che viene definito “la mente” della presunta organizzazione aveva prima scelto di fare scena muta, decise poi di tornare sui suoi passi, collaborando con gli inquirenti e ammettendo parzialmente i fatti. L’uomo avrebbe fatto uso, attraverso il deposito
nei propri conti correnti bancari, di somme provenienti da attività illecita che gli inquirenti hanno ricondotto al reato di usura. I conti correnti erano intestati fittizziamente ma anche a persone defunte.

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