Il proposito del Disegno di legge regionale sul Piano Casa di migliorare il patrimonio edilizio esistente e la qualità abitativa degli immobili è ritenuto condivisibile da Confindustria Sicilia. Ma subordinare le autorizzazioni al rilascio della concessione edilizia, come si prevede nell’art. 6 del disegno di legge, ha il significato di consegnare all’intermediazione politico-burocratica il rilascio del titolo abilitativo.
Il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, dichiara: “Dopo l’introduzione della Dichiarazione d’inizio attività, che è un formidabile strumento di semplificazione che i cittadini hanno molto apprezzato e che è indispensabile mantenere nell’attuazione del Piano Casa, non è con meccanismi come le concessioni edilizie che si evitano gli scempi urbanistici che si sono verificati nel passato. Ma attraverso seri controlli a valle da parte dei Comuni”.
Proprio per tale motivo – ha aggiunto Lo Bello – condividiamo la posizione della Cisl e della Confartigianato, che come noi sono preoccupate per gli appesantimenti burocratici e, aggiungiamo noi, per gli effettivi tempi di rilascio delle concessioni edilizie che si vorrebbero introdurre e che rischierebbero di vanificare i buoni propositi del Piano casa, oltre che limitarne gli effetti virtuosi sul rilancio dell’economia”.
CONFINDUSTRIA SICILIA, LO BELLO: “NELL’ATTUAZIONE DEL PIANO CASA BISOGNA MANTENERE LA DICHIARAZIONE DI INIZIO ATTIVITA’.
- Febbraio 10, 2010
- 1:00 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa