Edilizia a Vittoria in grave difficoltà, il presidente Santocono: “Dalle parole si passi ai fatti”

Nel 2009 più di un milione di ore lavoro perse e oltre mille addetti in meno. Questi i dati della crisi del comparto edile in provincia di Ragusa. Vittoria sta dentro questi numeri. A sottolinearlo il presidente della Cna di Vittoria, Giuseppe Santocono. “L’edilizia – dichiara – è in caduta libera, gli scenari futuri non sembrano invertire la tendenza. La Cna, purtroppo, aveva previsto tutto ciò e per questo motivo aveva lanciato l’allarme in tempi non sospetti. Pensavamo che dopo gli stati generali dell’edilizia del 21 dicembre scorso, manifestazione voluta dal sindaco Nicosia perchè sollecitata dalla nostra organizzazione, si muovesse qualcosa. Ad oggi ancora nulla è stato fatto. La politica, per l’ennesima volta, perde tempo dimostrando di essere distante dalle esigenze reali”. Da tempo la Cna di Vittoria avanza proposte e suggerisce soluzioni per sostenere il rilancio del settore.Quali queste proposte? L’aggiornamento dell’albo delle imprese di fiducia; l’approvazione di un nuovo regolamento cottimi e manutenzioni che guardi al territorio; lo snellimento delle procedure per il rilascio delle concessioni edilizie; lo sportello unico per l’edilizia; progetti di riqualificazione del centro storico; sblocco dei progetti nelle zone C 3 nord e sud; e, ancora, avviare in tempi brevi le procedure che portano alla realizzazione di una nuova zona artigianale e l’avvio della zona industriale; istituzione del tavolo tecnico dell’edilizia. “Per quanto tempo – si chiede Santocono – devono ancora rimanere inascoltate queste richieste? E’ possibile che nulla può essere fatto per far ripartire il comparto? Dobbiamo salire sui tetti o sulle gru per essere considerati? La Cna è da sempre disponibile ad un confronto sereno e fattivo con l’Amministrazione ma i numeri della crisi chiedono decisioni rapide, sblocco delle tante ingessature burocratiche comunali, una visione dinamica e non anestetica. L’impressione che ci siamo fatti è che costruire sia diventato un atto illegale, ma le centinaia di piccole imprese edili del nostro territorio da sempre pagano le tasse e operano nella legalità. Il sindaco passi dalle parole ai fatti, ha la capacità e la possibilità di scuotere l’attuale situazione stagnante”.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa