E’ ripresa la petizione lanciata dal sindacato Isa da inviare a Poste Italiane ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze (il quale possiede il 65% delle azioni) tendente a trovare un accordo concretamente valido per i cittadini, rispetto al provvedimento che assegna ad un’unica sede, quella di Via Resistenza Partigiana, il servizio di ritiro pacchi e raccomandate. In contemporanea il coordinatore dell’organizzazione, Giorgio Iabichella esprime amarezza per le polemiche che la questione ha determinato, ma si riferisce anche ad altre vicende. “E’ possibile – dice – che i modicani ci lamentiamo sempre? A Modica chiunque si alza prima la mattina riesce a imporre la “propria legge”, senza che nessuno alzi un dito per difendere i propri diritti o quelli dei cittadini che rappresenta”. E qui entra nel merito di altre vertenze come quella con l’impresa Giorgio Puccia o la “Daily Food”. “Queste – spiega – assumono dipendenti con contratti a tempo determinato, con contratti discordanti dal CCNL, seguendo solo le loro esigenze
e senza rispettare accordi sindacali o senza nemmeno porsi il problema che esistano i Sindacati con i quali concordare le loro decisioni “unilaterali”. A adesso anche Poste italiane decide che il sistema, ormai autonomo, di ritiro raccomandate a Modica debba essere centralizzato in una zona peraltro lontanissima dal fulcro
dell’abitato modicano”.
Modica. Iabichella(Isa): “Qui chi si alza per primo comanda”
- Febbraio 17, 2010
- 5:47 pm
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