Il Presidente del CoRFilaC Giuseppe Licitra risponde all’On. Riccardo Minardo.

On.le Minardo: “Se non c’è stata alcuna ispezione fino ad oggi al Corfilac, come asserisce Licitra, e lui è sicuro di questo, come mai tende a precisare ciò e soprattutto quali sono le sue preoccupazioni o paure relativamente a quanto la Regione vuole accertare con l’invio degli ispettori?”

E’ quanto asserisce l’on. Riccardo Minardo (come già riportato di seguito sul nostro sito) in merito alle dichiarazioni rese oggi, da una nota del Corfilac secondo cui, appunto, il consorzio non è stato oggetto di alcuna ispezione negli anni 2008-2009-2010.

Mi chiedo, continua l’on. Riccardo Minardo, quali sono le angosce di Licitra e soprattutto perché è così tanto impensierito dall’ispezione; se tutto è a posto dovrebbe dare il benvenuto agli ispettori così potrà dimostrare che in tutti questi anni di presidenza ha agito nella trasparenza.

Prof. Licitra: Forse l’On. Minardo non legge i giornali e non segue le TV locali.

Abbiamo sostenuto in tutte le sedi  – conferenze stampa e interviste – e tutti gli organi di stampa hanno riportato, che aspettiamo a braccia aperte l’ispezione disposta dalla Giunta Regionale nei confronti del Consorzio. Abbiano altresì sottolineato l’opportunità che le ispezioni siano effettuate da organismi super partes. Ottima anche la proposta della Corte dei Conti e se non bastasse anche la Magistratura ordinaria.

Con riferimento alle ispezioni, riteniamo sia nostro dovere difendere da accuse ingiuste e date per certe l’intero operato del Consorzio in questi anni. Pertanto lo ribadiamo: il nuovo Collegio dei Revisori, di cui fanno parte due dirigenti generali della Regione Siciliana designati dall’Assessorato Agricoltura e Foreste, si è insediato regolarmente e si è riunito in via ordinaria in ben due occasioni, nelle quali non ha sollevato nessuna delle questioni proposte dal comunicato stampa, come risulta dai due verbali delle riunioni.

Appare irrituale e certamente singolare che contestazioni di tal peso vengano effettuate a mezzo stampa e non nelle sedi dovute, dagli organismi preposti al controllo e nei canali formali appropriati.

On.le Minardo: “Forse, continua il deputato regionale, sta proprio qui la questione: questa lunga presidenza, avallata da uno Statuto cucito apposta per la sua persona e che la Regione vuole modificare. In qualsiasi posto al vertice non si può stare a vita, è sempre comunque importante che ci siano avvicendamenti e l’atteggiamento assunto da Licitra sta mettendo a repentaglio anche  gli operatori che lavorano al Consorzio”.

Prof. Licitra: Sarebbe facile rispondere che non si può essere neanche Onorevole o Senatore, a vita.

Il punto purtroppo è che si vuole mettere al centro la questione “Licitra Presidente” (sono stato paragonato a Fidel Castro) quando il problema Licitra non c’è: ho già preso l’impegno di dimettermi a modifiche dello Statuto avvenute.  Il problema reale è il futuro dell’Ente e delle sue attività.

L’Amministrazione Regionale ha scelto la via breve della delegittimazione del sottoscritto per giustificare un fatto ingiustificabile: il blocco dei fondi.

Ad oggi le regole da rispettare sono quelle dello Statuto vigente: sulla base di questo statuto sono stato riconfermato alla carica di Presidente.

Ricordo che lo statuto nel 1996 ha ricevuto parere positivo dall’Ufficio legislativo e legale della Regione. L’Università e gli altri componenti del C.d.C. si sono presi l’impegno di modificarlo secondo le esigenze di tutti i soci. Ma dalla Regione ad oggi non è pervenuta nessuna proposta.

On.le Minardo: “L’azione della Regione è volta solo ed esclusivamente, conclude l’on. Riccardo Minardo, all’interesse esclusivo del territorio, dei lavoratori che operano nel Corfilac”.

Prof. Licitra: Credo che l’interesse del territorio verso la continuità delle attività scientifiche del  CoRFiLaC sia emersa anche il 15 ottobre in occasione della nomina del Presidente. Quindi  l’interesse verso il territorio è stato da sempre l’obiettivo del CoRFiLaC. Così come la difesa dei lavoratori, che non sono semplici lavoratori, ma ricercatori e tecnici specializzati, per cui l’interesse a mantenere il carattere scientifico dell’Ente. Non servono stipendifici alla Sicilia, serve valorizzare le risorse umane per uno sviluppo  reale del paese.

On.le Minardo: “… e allo sviluppo della struttura in un’ottica che sia quella della linearità, legalità, efficacia, efficienza ed economicità di gestione, contro quello a cui invece abbiamo assistito negli anni e a cui non vogliamo più assistere, ovvero una gestione personalistica, accentratrice e sicuramente poco limpida”.

Prof. Licitra: Stupisce francamente che questi interrogativi vengano sollevati da qualcuno costretto a difendersi sulle copertine dei più importanti organi di stampa locali da accuse di estorsione e truffa.

Ma noi non vogliamo giudicare nessuno, siamo fiduciosi nella Giustizia, ma ovviamente non accettiamo neanche i suoi giudizi sommari sull’operato del CoRFiLaC. Anche perché le scelte sono state effettuate quasi sempre all’unanimità dai Comitati dei Consorziati che si sono succeduti nel tempo. La “personalizzazione”, se c’è, è solo il frutto di più di 12 ore al giorno di lavoro al servizio del territorio.

Qualora l’On.le Minardo avesse voluto accertarsi in prima persona della “linearità, legalità, efficacia, efficienza ed economicità” della gestione del Consorzio avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento, antecedente a questo. Forse l’On.le Minardo non è molto addentro a ciò che è e rappresenta il CoRFiLaC, o forse il problema è proprio questo !!!!!

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