SPARA UN COLPO DI FUCILE VERSO LA CASA DELLA VICINA. MODICA, 40enne ALLA SBARRA

avv-borrometi-fabioSpara un colpo di fucile e per poco non colpisce la vicina di casa. La donna, sente il sibilo e poi un rumore. Allarmata, si è girata verso la zona da dove arrivava quel sibilo e notava l’uomo che imbracciava l’arma e che le era ancora rivolta, secondo quanto ha denunciato, contro. Impaurita, ha chiamato la polizia che, arrivata sul posto, ha provveduto a sequestrare il fucile. Una vicenda della quale si sta occupando il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, e che è in fase di discussione. Il giudice ha ascoltato i fatti, che si sarebbero verificati nel mese di aprile del 2006, dalla “viva“ voce della parte offesa. La donna, in quel momento, si trovava nel suo giardino intenta in piccole attività. “Improvvisamente – ha spiegato G.C., 40 anni – ho sentito un sibilo. Mi sono immediatamente girata ed ho notato il mio vicino di casa che imbracciava un fucile puntato contro di me. Sono corsa dentro ed ho telefonato alla la polizia”. L’imputato è Corrado Lucifora, 40 anni, modicano, che è difeso dall’avv. Sozzi, del Foro di Ragusa. All’arrivo degli agenti l’uomo aveva spiegato che il colpo non era rivolto verso la donna ma di avere intenzione di colpire un uccello. Il fucile ad aria compressa, era regolarmente registrato, ciononostante la polizia lo sequestrò. Il magistrato giudicante(pubblico ministero, Veronica Di Grandi)ha escusso anche un testimone della difesa il quale ha sostenuto di essere presente nel momento in cui il Lucifora, suo amico, stava utilizzando l’arma. “Ero andato a casa sua – ha sottolineato – in quanto mi aveva invitato a visionare il fucile che aveva acquistato da poco. Lui ha provato a sparare in aria ma in quel momento, tra l’altro, non c’era gente, anzi non c’era proprio nessuno. Corrado Lucifora è accusato, nella fattispecie, di minaccia aggravata. La donna si è costituita in giudizio attraverso l’avv. Fabio Borrometi. Il processo è giunto alle conclusioni. Il prossimo 15 giugno, infatti, è prevista la requisitoria del pubblico ministero e le arringhe dei due avvocati, poi ci sarà la sentenza.

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