Il Movimento Fare Ambiente Provinciale è in prima linea su una tematica così importante quale l’erosione delle nostre coste, causata anche dalle ultime mareggiate. Il coordinatore provinciale del movimento ecologista Europeo Fare Ambiente, Salvatore Mandarà, si sta muovendo tempestivamente chiedendo un incontro di tutto il coordinamento regionale di FareAmbiente a Palermo, previsto per mercoledì 24. L’ oggetto della riunione dunque verterà sulle tematiche attorno al quale puntare per risolvere il gravoso problema dell’erosione di tutta la fascia costiera iblea con particolare riguardo agli scavi di Kamarina. “Da tempo si parla di progetti e finanziamenti, ma, nei fatti, assistiamo solo all’evoluzione del fenomeno erosivo – dichiara il coordinatore Mandarà – mentre a livello istituzionale, burocratico e politico, si resta prigionieri di un immobilismo stagnante e deleterio. E’ bene ricordare, per chi ha memoria corta, che è in scadenza un bando del POR FERS Sicilia 2007/2013 che prevede finanziamenti dalla Comunità Europea per interventi per il miglioramento dell’assetto idro-geologico ed interventi di messa in sicurezza delle aree interessate dai fenomeni di dissesto. La causa principale di questo dissesto del litorale è da imputare alla cementificazione dissennata, che ha proliferato negli anni passati lungo tutta la costa; dunque, prima di trovare pretesti di comodo, forse sarebbe meglio recitare un universale mea culpa”. Nella sede palermitana Salvatore Mandarà illustrerà al coordinatore regionale Nicolò Nicolosi, quale è lo stato di degrado del litorale ibleo, attualmente caratterizzato da forti elementi di vulnerabilità e rischio per la presenza di accentuati fenomeni di erosione e di ingressione marina. Fenomeni che dipendono dalla dinamica del mare, ma sono significativamente influenzati dall’uso inappropriato che si è fatto in passato del territorio e delle sue risorse come l’invasione indiscriminata dalle concessioni demaniali, che aumentano senza far riferimento al piano spiagge, di cui molti comuni sono sprovvisti. “L’invito ad attivarsi è soprattutto rivolto ai parlamentari regionali e nazionali che ci rappresentano – commenta ancora il coordinatore Mandarà – , cui va la nostra sollecitazione a fare meno proclami e più fatti affinché il territorio possa attingere a risorse finanziarie fondamentali ed indispensabili per rallentare il fenomeno erosivo che ha già provocato danni economici-ambientali di grande rilevanza. Una sollecitazione va anche a quei comuni i cui litorali sono stati danneggiati, e che hanno visto la distruzione di chalet e locali vari, affinché si mobilitino mediante procedure di risarcimento danni, che possa in qualche modo aiutare a sostenere le spese dei danni subiti. Ma c’è di più. Il problema della difesa delle coste in provincia, secondo un nostro modestissimo parere, deve essere affrontato varando un Piano complessivo di Assetto Idrogeologico, dalla foce del fiume Dirillo a Punta Castellazzo. E’ ormai accertato, da numerosi studi scientifici, che qualsiasi intervento effettuato all’interno di una unità fisiografica deve essere effettuato tenendo conto della realtà complessiva, per salvaguardare una ricchezza fondamentale per lo sviluppo turistico del territorio perché singole azioni campanilistiche, soprattutto non coordinate, non solo non arrecherebbero vantaggi, ma sarebbero controproducenti all’equilibrio dell’unità. E’ indubbio, quindi, che interventi a tutela delle coste a rischio di erosione debbano tenere conto di queste osservazioni. Sarebbe da miopi affrontare il problema con visione parziale, quando occorre invece muoversi con scelte “univoche”. Intervenire solo parzialmente può creare il pericolo che, nel volgere di qualche stagione, per tutta una serie di considerazioni di tipo tecnico-idrogeologico, possa alla fine risultare una coperta corta, insufficiente ed inutile. FareAmbiente auspica che si possa indire nel più breve periodo una riunione operativa presso la sede della Provincia Regionale, per affrontare l’argomento con la presenza di Deputati, Sindaci, Rappresentanti del Genio Civile, della Soprintendenza e della Protezione Civile.
Erosione delle coste, l’allarme di FareAmbiente: “Immobilismo preoccupante”
- Febbraio 20, 2010
- 2:17 pm
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