GIP. INTERROGATI IL DIPENDENTE COMUNALE ED IL RIVENDITORE DI AUTO DI MODICA ARRESTATI DALLA POLIZIA PER TRUFFA

Il Gip del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha interrogato i due modicani arrestati dalla polizia nei giorni scorsi per vicende diverse ma tutte da ricondurre alla truffa, ed in atto alla restrizione domiciliare. Si tratta di Andrea Sortino,(a sx) 65 anni, dipendente comunale, e di Francesco Polara,(a dx) 41 anni, venditore di auto. Entrambi hanno deciso di rispondere alle domande del magistrato, con l’assistenza del difensore di fiducia che è stato l’avv. Carmelo Scarso. Ognuno di loro ha fornito risposte che, ad avviso della difesa, sono state esaustive perché hanno ricostruito i fatti, confermando qualcuno degli episodi contestati. Su Sortino, nel particolare, pesano due denunce per presunte truffe: una da parte di un pensionato che gli avrebbe consegnato 2400 euro con la promessa di potere “riscattare” l’appartamento di edilizia popolare dove risiede con l’anziana moglie(il dipendente lavora presso l’Ufficio Case Popolari del Comune), somma che non sarebbe mai stata versata. Secondo la parte offesa, invece, sarebbe stato stipulato a sua insaputa un mutuo della durata quattro anni. Nel secondo episodio vittima sarebbe una donna invalida, anche lei residente in un appartamento di edilizia popolare dalla quale l’uomo avrebbe carpito la fiducia mettendosi a disposizione per versare le quote-canone maturate per la locazione, utili per sanare l’immobile in previsione del cosiddetto “riscatto”. Complessivamente
la malcapitata avrebbe consegnato a Sortino 950 euro contanti che non sarebbero stati utilizzati per lo scopo reale. Polara, dal canto suo, avrebbe sfruttato la sua attività di rivenditore ed avrebbe truffato prima un uomo interessato all’acquisto di una Fiat Punto di cui la vittima aveva già regolarmente pagato tutte le rate alla finanziaria mentre l’indagato aveva invece emesso due cambiali per complessivo 7 mila euro mentre in un secondo episodio la vittima sarebbe un giovane modicano che aveva acquistato a Modica una Fiat Grande Punto, con la stipula di un contratto di finanziamento. L’avv. Scarso ha avanzato richiesta di revoca della misura cautelare. Lo deciderà il pubblico ministero, dopo il parere del Gip.

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