Modica, Alloggi popolari e sfratti, per Cavallino e il gruppo consiliare del PdL l’Amministrazione è latitante

Nei giorni scorsi, la collaborazione tra lo Iacp e i Comuni di Ragusa e di Acate in merito agli sfratti degli abusivi ha dato dei risultati positivi, poiché ha reso meno traumatica l’esecuzione dei provvedimenti e ha consentito di riassegnare gli alloggi più rapidamente, dato che le graduatorie comunali degli assegnatari erano già state predisposte.
Nel caso di Modica, invece, dichiara il consigliere comunale del PDL di Modica Tato Cavallino, dopo i primi sfratti, l’Amministrazione si è data alla latitanza. In primo luogo non ha svolto quel ruolo di mediazione – da noi più volte auspicato – nella vertenza tra gli inquilini interessati dallo sfratto e lo Iacp. Non ha dato né sostegno né assistenza a quei nuclei familiari che, dopo anni di lassismo, sono stati sfrattati. Il sacrosanto rispetto per le regole deve tenere conto che, per anni, afferma Cavallino, si è tollerata l’occupazione degli alloggi da parte di decine di abusivi e di famiglie morose. Se alcune famiglie rientrano nella sanatoria regionale per gli abusivi al 31 dicembre 2001, altre si trovano improvvisamente nel panico, non sapendo dove andare a vivere e quale futuro abitativo li aspetta. Il mancato avvio di una concertazione da parte del Comune con lo Iacp fa sì che le famiglie modicane sfrattate soffrano per questa situazione più degli inquilini sfrattati di altri comuni.
In secondo luogo, continua ancora nella nota il consigliere Cavallino, l’Amministrazione, a distanza di un anno e otto mesi, non ha ancora redatto la graduatoria definitiva degli aventi diritto agli alloggi popolari. Si tratta di un atto gravissimo, a nostro avviso, irrispettoso verso le categorie più bisognose di cittadini e che vanifica quanto fatto finora dallo Iacp per ristabilire la legalità. Infatti, in mancanza di una graduatoria definitiva, non si sono potuti riassegnare gli alloggi resi liberi. Secondo quanto riferiscono i residenti, gli alloggi vuoti sono stati nuovamente occupati da altri abusivi, spesso extracomunitari senza permesso di soggiorno, che hanno forzato le serrature e preso possesso degli appartamenti. Così i tempi per l’assegnazione degli alloggi si allungano indefinitamente e nel frattempo si consente una nuova e più pericolosa illegalità. Inoltre, nonostante l’insufficienza del numero di alloggi popolari, alcuni progetti quali l’individuazione delle aree per l’edilizia popolare e il restauro di quattordici immobili del centro storico da destinare ad alloggi popolari, non sono tra le priorità di questa Amministrazione.  L’unico provvedimento che la Giunta Buscema è stata in grado di prendere finora è stato quello – né urgente né necessario – di duplicare gli uffici competenti per gli alloggi popolari in modo da creare ulteriore e gratuita confusione tra gli utenti.
Auspichiamo che l’Amministrazione si renda conto della gravità della situazione e si metta al lavoro seriamente per pubblicare la graduatoria definitiva degli assegnatari, assegnare gli alloggi resi liberi dallo Iacp e avviare una politica della casa con l’individuare nuove aree per l’edilizia popolare, dando finalmente delle risposte concrete ai cittadini.

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