La zona artigianale di Contrada Michelica è in un completo stato di abbandono. Sterpaglie, diventate arbusti, scorsa illuminazione che facilita incontri clandestini di coppie, strutture fatiscenti poiché non ci registrano interventi da anni, per non dire da un decennio. Gli operatori non ci stanno più e denunciano lo stato di cose, divenuto insostenibile. Un gruppo di artigiani, costituitisi nel Lai, Liberi Artigiani Indipendenti, esprime tutto il disappunto della categoria, e chiede iniziative per recuperare l’intera area. “Siamo allo sbando – dicono – non è possibile andare avanti di questo passo. L’area è
totalmente al buio e solo la nostra iniziativa di tenere accesa l’illuminazione privata fino alle prime luci dell’alba con notevoli costi che siamo costretti a sostenere, consente una sorta di chiarore. Si pensi quando nel tardo pomeriggio o la sera vengono clienti presso le nostre aziende, con il buio che vige. Sono costretti a ricerche spasmodiche poiché non c’è visibilità”. La torre faro da anni è spenta e nessuno si è presa la briga di sostituire i fari. Quello che dovrebbe rappresentare il fiore all’occhiello dell’imprenditoria modicana, oggi è un disastro. Le erbacce stanno assalendo le sedi artigianali e ciò
favorisce il proliferare dei topi che s’introducono nelle aziende arrecando gravi danni all’interno. “Ci chiediamo l’Art.Gest – dicono gli imprenditori – che cosa sta facendo. Noi paghiamo lo 0,50% al metro quadro ma non ci sono assicurati nemmeno i servizi più essenziali. E che ci si dice della rotatoria che avrebbe dovuto realizzare da qualche anno una società privata”. Nell’intera area si stanno formando delle discariche. Nelle ore notturne, gente irresponsabile, si porta nel posto e sceglie liberamente un luogo, dove deposita di tutto.
Zona Artigianale di Modica. L’area è un disastro. Protesta del Lai
- Febbraio 20, 2010
- 9:33 pm
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