C’erano una volta nel nostro Paese, alcuni professionisti dell’informazione ai quali ci si affidava per migliorare le proprie conoscenze e sui quali si poteva contare circa la loro compostezza e la loro professionalità.
In un’Italia che cambia sempre in peggio, assistiamo con preoccupante frequenza a comportamenti che certamente non si addicono a persone serie e colte, ma soprattutto a soggetti che dovrebbero imporsi l’obbligo
della compostezza e della buona educazione,per il lavoro che hanno deciso di svolgere.
Chi di noi decide di trascorrere una serata,assistendo ad un programma d’informazione in televisione, deve necessariamente predisporsi a risse, offese e quanto di più volgare ed offensivo degli utenti, che piuttosto
che essere informati, vengono frastornati da personaggi pagati a suon di milioni.
C’è oramai, una ricorrente pratica ad offendere e mortificare l’interlocutore di turno che a sua volta, reagisce in maniera altrettanto incivile e scomposta, offrendo uno spettacolo davvero infimo che indispone e ci fa
interrogare sull’etica e sulla professionalità di costoro che a torto ritenevamo “mostri sacri”.
Costoro, che quotidianamente “linciano” i personaggi politici, che ad onor del vero, nulla fanno per
evitarlo, s’interrogano autocriticamente se il loro modo di fare informazione,corrisponde alle esigenze ed aspettative dell’utente?
Io penso che non lo facciano, perchè è così evidente la scorrettezza della loro condotta, che la più superficiale delle analisi, lo denuncerebbe.
L’opportunità che si diano una regolata è scontata, se non lo dovessero fare, avremmo degli altri personaggi di cui vergognarci: i giornalisti, fatte ovviamente le dovute eccezioni.
LE ESCANDESCENZE DEI “MOSTRI SACRI DELL’INFORMAZIONE”. La riflessione di Giombattista Ballarò
- Febbraio 23, 2010
- 4:22 pm
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