“Non vi sarà un mio concittadino che andrà a letto la sera col timore che gli venga espropriata la casa. E non ci sarà alcuna previsione in questo senso che possa riguardare le abitazioni dei ragusani all’interno del piano che sarà adottato dal Consiglio comunale”. Alla vigilia del dibattito che animerà il massimo consesso cittadino sul piano particolareggiato dei centri storici, il consigliere comunale dell’Udc, Filippo Angelica, sottolinea il lavoro che si sta facendo per definire l’importante e atteso atto e per trasformarlo in una grande opportunità per la comunità locale. Non ci sarà alcuna previsione che possa danneggiare i cittadini. “E’ vero che nella proposta iniziale c’era la previsione dell’apposizione dei vincoli per l’eventuale e successivo esproprio di alcune abitazioni, ma si trattava di una proposta embrionale con scelte molto tecniche e decisamente fredde. E’ chiaro che tra gli indirizzi politici che l’Udc e il resto della maggioranza di Centrodestra ha voluto dare al piano, c’è stata proprio l’eliminazione della norma relativa agli espropri riferita ad immobili privati e destinati ad uso abitativo. Il Consiglio comunale, del resto, non è, e non deve essere, una consulta di tecnici, di ingegneri o di architetti ma un organo politico e istituzionale che deve salvaguardare i diritti dei nostri cittadini. Quando siamo chiamati a discutere delle case dei ragusani, ritengo che la questione sia più ideologica che pratica o tecnica. L’obiettivo raggiunto è quello che nessun cittadino potrà pensare che ci sia un consigliere comunale eletto con i voti dei ragusani, disposto a votare un norma che semplicemente possa imporre la definizione di “casa espropriabile” ad una qualsiasi abitazione”. Angelica ritiene che la città non debba essere mummificata e dunque anche il piano particolareggiato deve operare scelte che siano a favore del ritorno in centro storico dei cittadini. “Pensiamo ad un piano che possa essere conservativo ma guardando anche al nostro immenso patrimonio monumentale, di altissimo pregio. Basti pensare al riconoscimento Unesco. Non ci lasceremo certo sfuggire l’opportunità di far ritornare ad animare e abitare il nostro centro storico che sarà fornito di provvedimenti e interventi che lo potranno rendere più competitivo anche rispetto ad altre zone della città su cui abbiamo già operato scelte di riqualificazione, come nel caso dei Peep o dei piani di recupero. Insomma un piano che rafforzi e valorizzi le peculiarità del centro storico trasformandolo contemporaneamente in uno strumento di rilancio e sviluppo che guardi al futuro della nostra città e dei ragusani”.
Ragusa: Al via in Consiglio comunale il dibattito sul piano particolareggiato esecutivo dei centri storici di Ragusa. Angelica: “Un piano per la gente, nessun esproprio”.
- Febbraio 23, 2010
- 4:39 pm
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