Niente libertà per i due modicani arrestati dalla polizia per truffa anche se per fatti diversi. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha rigettato le istanze presentate dagli avvocati Carmelo Scarso e Giuseppe Pellegrino, tendenti ad ottenere la modifica del provvedimento restrittivo per entrambi i loro assistiti che, subito dopo l’arresto, avevano ottenuto la restrizione in casa. Andrea Sortino, 65 anni, dipendente comunale, e Francesco Polara, 41 anni, venditore di auto, restano al momento ai domiciliari in attesa di nuovi provvedimenti che potrebbero arrivare, a questo punto, dal Tribunale del Riesame di Catania. Entrambi avevano risposto durante l’interrogatorio tenuto dal Gip, confermando qualcuno degli episodi contestati. Sortino, allo stato, risponde di due presunte truffe che avrebbe attuato nei confronti di un pensionato che gli avrebbe consegnato 2400 euro con la promessa di potere acquistare l’appartamento di edilizia popolare di proprietà del Comune (l’indagato operava presso l’Ufficio Comunale per le Case Popolari). Di quei soldi non se ne seppe nulla ma all’anziano risulta stipulato un mutuo di 4 anni del quale si dice ignaro. Nel secondo episodio in danno di una donna avrebbe incassato soldi che questa gli avrebbe consegnato in fiducia per pagare le quote-canone maturate per la locazione. Polara, invece, sarebbe stato autore di un paio di truffe consumate nel contesto della formula di acquisto-vendita di autovetture.
Il Gip di Modica. Restano ai domiciliari Sortino e Polara
- Febbraio 25, 2010
- 1:21 am
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