Ragusa – Un distretto turistico multietnico prossimo obiettivo in provincia

In attesa che un decreto regionale siciliano riconosca i distretti turistici, la Provincia regionale di Ragusa si mobilita con i suoi comuni. A indire un confronto è stato il presidente Franco Antoci che ha convocato i sindaci dei comuni iblei e i rappresentanti delle organizzazioni professionali di categoria. Dal momento della pubblicazione sulla Gurs si avranno sessanta giorni di tempo per presentare una richiesta di riconoscimento formale.

“Un’opportunità che non possiamo perdere – ha affermato il presidente Antoci – e per questo motivo ho ritenuto di mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori del settore turistico, ma in primo luogo i sindaci del territorio. L’intenzione è quella di costituire un distretto turistico territoriale sfruttando le particolari caratteristiche richieste nel decreto che sembrano cucite addosso alla provincia iblea, ovvero un numero minimo di dodici comuni, un numero minimo di 7.500 posti letto da offrire e infrastrutture culturali materiali e immateriali presenti: tutte caratteristiche che individuano in pieno il territorio ragusano”.

Si guarda alla costruzione di un progetto sinergico che porti al coinvolgimento di tutti. E’ stato quindi formato un gruppo di lavoro costituito dai sindaci dei comuni di Ragusa, Modica, Comiso, Pozzallo e Chiaramonte Gulfi oltre che dalla Provincia di Ragusa e dai rappresentanti di Federalberghi, Confindustria Turismo e Confcommercio che, partendo dal lavoro già svolto, formulerà una proposta complessiva che sarà sicuramente sottoposta a tutti gli attori del futuro distretto. Turismo significa anche solidarietà nei confronti degli stranieri. E l’assessorato alla Pubblica istruzione ha firmato un protocollo di collaborazione per la sensibilizzazione e promozione della cultura della solidarietà con il Soroptimist e il Provveditorato agli studi di Ragusa. Garante dell’accordo il prefetto Francesca Cannizzo presente alla presentazione del progetto, che è rivolto agli studenti delle IV classi delle scuole medie superiori della città di Ragusa.

“L’emigrazione è un fenomeno sociale – ha dichiarato l’assessore Giuseppe Giampiccolo – che oggi ha assunto proporzioni notevoli al punto da generare, nei paesi che accolgono questi stranieri, problemi di accettazione, di integrazione e di sicurezza. La provincia di Ragusa, già da qualche anno è interessata da questo fenomeno e per questo la nostra amministrazione, oltre ad altre iniziative già in corso, ha aderito al progetto proposto dal Soroptimist.” “Vista la disponibilità della Provincia regionale – dice Letizia Gerotti presidente del Soroptimist di Ragusa – abbiamo presentato un progetto che prevede un percorso formativo attraverso la proiezione di un lungometraggio, di grande valore storico sociale, dal titolo “Dallo zolfo al carbone” del giovane regista-narratore Luca Vullo, che prevede il coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole nel rappresentare il problema dell’immigrazione attraverso elaborati e scritti fotografici.”

“Con questo protocollo di collaborazione – sottolinea Cataldo Di Nolfo Provveditore agli studi di Ragusa – si sensibilizzeranno i giovani al fenomeno dell’immigrazione facendo conoscere innanzitutto la storia dell’immigrazione di migliaia di siciliani nel corso del XX secolo”. “Accoglienza, accettazione e integrazione sono momenti essenziali per non vedere gli stranieri come un problema bensì come una risorsa”.

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