Cgil Ragusa. Il IX° congresso provinciale della F.P. elegge Aldo Mattisi segretario generale

Il 9° Congresso provinciale della F.P. – CGIL di Ragusa ha eletto Aldo Mattisi, segretario generale della categoria. La proposta è stata formula da Michele Palazzotto, segretario generale della FP CGIL Sicilia
Un’elezione  avvenuta dopo una giornata intensa di dibattito che si è aperta, proprio, con la relazione di Aldo Mattisi che da 9 mesi tiene le redini del comparto, il terzo per numero di iscritti nella CGIL di Ragusa.
Il nocciolo centrale della relazione la questioni relative alla salvaguardia dei livelli occupazionali fortemente messi in crisi da un bacino di precariato che poggia le basi su un sistema normativo che esclude ogni certezza e ogni legittima aspettativa soprattutto nelle giovani generazioni costrette ad occuparsi in soluzioni di ripiego e non adeguate al grado culturale e ai titoli conseguiti.
In questo quadro non può non mancare una denuncia forte al decreto Brunetta che colpisce tutti i lavoratori pubblici. La legge definirà le progressioni verticali e le modalità della valutazione individuale. E sarà la legge a definire il rapporto di lavoro. Nei fatti viene resa superflua la contrattazione nel senso che in mancanza di un accordo l’amministrazione comunque agisce e decide come regolare gli istituti sui quali l’accordo non è raggiungibile.
L’obiettivo è quello di riconquistare nel secondo livello le relazioni sindacali, la certezza delle retribuzioni in essere, i contratti integrativi.
Necessario uscire dall’emergenza dell’Ato ambiente e si auspica che lo si faccia grazie alla riduzione del loro numero. Allarmante lo scenario della sanità e di quella ragusana in particolare oggetto di speculazioni affaristiche e clientelari. Per fronteggiare questo fenomeno la F.P. ha salutato positivamente i contenuti del piano di rientro sanitario; critici verso il numero dei posti letto destinati alla provincia di Ragusa che sono inferiori rispetto a quanto previsto dalle norme nazionali. Pubblica poi la gestione del 118. Necessario un rilancio dei temi legati alla legge 328 per imporre una nuova politica sociale definendo i livelli essenziali di assistenza, per una adeguata programmazione e per razionalizzare la  distribuzione delle risorse e delle competenze.
Forte, infine, l’impegno per la stabilizzazione dei precari e dare inizio ad una stagione riformatrice della pubblica amministrazione in Sicilia per l’affermazione dei diritti e regole trasparenti.
Giovanni Avola, segretario generale della CGIl di Ragusa ha affermato che il  pubblico impiego deve diventare confederale attesi la molteplicità di interessi e soprattutto l’eterogeneità dei lavoratori rappresentati.
Damiamo Fargione, responsabile nazionale della sicurezza ha tirato le conclusioni di un congresso disegnando le linee di una futura CGIL che deve sempre di più rappresentare il mondo del lavoro attraverso la lotta per garantire diritti e aspettative, cancellare il precariato e con esso la legge 30. Il XVI° congresso della CGIL rilancerà il ruolo della funzione pubblica all’interno della confederazione. Un comparto articolato e complesso dove si muovono interessi e obiettivi eterogenei che vanno gestiti in modo unitario.
Il congresso provinciale della F.P. CGIL  ha sintetizzato un percorso fatto di 42 assemblee in rappresentanza di 2868
iscritti a dimostrazione che la sigla ha consolidato il suo radicamento nei luoghi di lavoro e nel territorio.
Il 9° congresso della F.P. di Ragusa ha poi proceduto ad eleggere i 65 componenti del direttivo; i 14 delegati al congresso confederale della Cgil di Ragusa e gli 11 delegati al congresso regionale di categoria.

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